Mikaela Shiffrin è imprendibile anche a Gurgl. L’americana parte col pettorale 1, va in testa dopo la prima manche e gestisce la seconda, mostrando una solidità e uno stato di forma davvero fenomenali. Sul muro della “Kirchenkar” Shiffrin si è concessa il lusso di gestire e può già pensare a festeggiare la centesima vittoria in Coppa del Mondo nei suoi Stati Uniti, a Killington.
Ma la notizia del giorno è la seconda posizione: dietro Shiffrin, a sorpresa, arriva la diciottenne Lara Colturi, partita col pettorale 27. Nata a Torino il 15 novembre 2006, Colturi ha inanellato due manche incredibili chiudendo al secondo posto. Colturi non era mai stata così avanti dopo la prima manche e ha saputo gestire la pressione nella seconda. Fino ad oggi, il miglior risultato di Colturi era un nono posto a Flachau nel gennaio 2024.
Chiude il podio Camille Rast, anch’essa al primo podio in slalom di Coppa del Mondo in carriera. Rast era già salita sul podio in un parallelo, ad Andorra nel 2023. Pochi giorni fa ci aveva detto che «lo slalom è sempre stato, fin da piccola, una disciplina veramente speciale».
Colturi e Rast sono le uniche a rimanere attorno al mezzo secondo di distacco da Shiffrin, mentre al quarto e quinto posto sono arrivate Wendy Holdener (+0.75, tornata al top) e Lena Duerr (+0.80). Al sesto posto l’americana Paula Moltzan prende già più di un secondo. Completano la top 10 Katharina Liensberger, Sara Hector, Zrinka Ljutic (miglior tempo nella seconda manche) e Melanie Meillard.
Dopo una prima manche straordinaria, con ben quattro italiane qualificate, una seconda manche sfortunata non permette a Lara Della Mea e Giorgia Collomb di portare a termine la gara. La prima ha inforcato, la seconda è caduta a pochissime porte dal traguardo. Beatrice Sola e Martina Peterlini hanno confermato il risultato della prima manche, guadagnando qualche posizione e chiudendo al 20° e al 21° posto. Se Peterlini è ormai una frequentatrice abituale di queste posizioni, Sola ha raccolto oggi i primi punti in carriera in Coppa del Mondo.
Davanti a quasi 8.000 spettatori, si conferma quindi la teoria di Peterlini secondo la quale la vera Italia dello slalom femminile non era quella vista a Levi. «Sono molto orgogliosa e fiera di tutta la squadra – ha detto Peterlini a fine gara a Race Ski Magazine – perché siamo andate tutte bene. Non è scontato portare quattro ragazze alla seconda manche, visto l’altissimo livello che c’è. Anche Marta Rossetti stava andando molto bene, poi è stata sfortunata ed è uscita». Fiducia a questa Italia, che sta lavorando a gruppo compatto.