Kitz live – lo svizzero beffa ancora il Wunderteam ed entra nella storia
Si è corso sotto una fitta nevicata, con la visibilità limitata e su una Streif ‘mutilata’, con partenza alla Alte Schneise, in pratica su un percorso quasi uguale a quello del superG, se si esclude il primo tratto. Si doveva correre, però, nonostante le tante variabili in gioco, ha vinto il più forte, il più ‘folle’, il vero re di Kitz. Un boato ha accolto Didier all’arrivo. Chapeau, la cattedrale dello sci, delusa per avere piazzato due atleti sul podio ma per avere mancato il gradino più alto, ha tributato il giusto onore a chi è stato capace di vincere ben 5 volte questa discesa, a chi, dopo avere annunciato il ritoro due giorni prima, ha stracciato ancora tutti. Cuche ha staccato di 24 centesimi Romed Baumann e di 30 Klaus Kroell. il Dartfish è implacabile, allo Zielschuss Didier è arrrivato in posizione aerodinamica e Baumann alto di busto. Al quarto posto Joachim Puchner, a lungo al comando, poi Clarey, Feuz, Sporn, Keppler, Theaux, Hudec. Primo degli azzurri Innerhofer sedicesimo a 69 centesimi, poi Heel trentunesimo a 1.43, Paris trentacinquesimo a 1.54, Casse trentaseiesimo a 1.55, Fill cinquantunesimo a 2.04, Marsaglia cinquantaseiesimo a 2.60. Svindal è arrivato quattordicesimo a 67 centesimi, Defago ventesimo a 91 centesimi, Reichelt ventunesimo a 94 centesimi, Bode Miller ventinovesimo a 1.35. Per vincere bisognava seguire le tracce, una rotaia strettisima, chi la lasciava, anche solo in un paio di punti, come Svindal, era fuori dai giochi. Era questo il problema maggiore oggi, la visibilità ha creato problemi soprattutto in un paio di punti, ma agli atleti i tecnici hanno detto che si poteva rischiare… Oggi, però, non importa, oggi siamo tutti un po’ svizzeri.