Splendida rimonta di Vlhova che firma lo slalom olimpico. Azzurre attardate

Giusto così. La più forte, la più regolare, la più talentuosa, la più caparbia, la più decisa. E’ vero, nella prima manche ha chiuso attardata in ottava piazza, ma nella seconda la fuoriclasse slovacca è stata protagonista di una rimonta pazzesca. Sono bastati otto centesimi per tenere a bada l’austriaca Cathrina Liensberger. A 12 centesimi la svizzera Wendy Holdener: davvero tutte appiccicate sul podio di Yanqing.

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La felicità di Vlhova ©Agence Zoom

Perde il podio per sette centesimi Lena Duerr: la tedesca era in testa dopo la prima frazione. I distacchi sono proprio minimi. Quinto tempo finale per la slovena Andreja Slokar che finisce a 22 centesimi dalla testa della classifica. Poi arriva ancora la Svizzera, a completare la bella prestazione della formazione rosocrociata culminata con il bronzo di Holdener: sesta e settima rispettivamente chiudono Michelle Gisin e Camille Rast. Ottava la statunitense Paula Moltzan. A chiudere la top ten la svedese Anna Swenn Larsson e ancora Svizzera con Aline Danioth. Nella prima manche era uscita Mikaela Shiffrin. Davvero una debacle per la statunitense: esce sia in gigante, sia in slalom.

Liensberger d’argento ©agence Zoom

IL PUNTO DI SALVADORI – E le nostre? Federica Brignone deraglia dopo la prima sessione. Poi ci sono Anita Gulli 29a e Lara Della Mea 30a. E’ vero, non bisogna pretendere troppo dalle ragazze delle porte strette ma ci aspettavamo qualcosina di più. Afferma il tecnico Devid Salvadori nella finish area: «Si, in effetti si poteva fare un po’ meglio. Non siamo qua per una medaglia, ma in ogni gara voglio vedere dei passi in avanti. Invece le ragazze sono troppo discontinue, procedono ad alti e bassi. In Coppa Europa sanno andar forte, faticano ancora a fare il passo giusto nella massima serie. Prendiamo la cosa positiva, ovvero essere alle Olimpiadi. Gareggiare in uno slalom a cinque cerchi può darti consapevolezza e sicurezza. Che poi sono gli elementi che oggi sono mancati. Si, non tanto la sciata, ma l’atteggiamento. Bisognava rischiare di più».

Holdener di bronoz ©Agence Zoom

ECCO GULLI E DELLA MEAAnita Gulli ci dice: «Si poteva sicuramente essere più avanti, ma cerco di guardare il bicchiere mezzo pieno. La sciiata a tratti è stata positiva, peccato per qualche sbavatura di troppo. Venivo da acune uscite, oggi ho fatto due manche normali ma nulla di più. Ripeto, si può fare meglio, ma non voglio buttare certo via questa esperienza olimpica». Poi ecco Lara Della Mea: «Bellissima esperienza, anche se la gara di oggi non ha soiddsfatto le mie aspettative. Ho provato ad attaccare… c’è ancora molto da lavorare». Si, prendiamo l’ultima frase di Lara. C’è ancora molto da lavorare…forza e coraggio ragazze.

Gulli, Della Mea e Salvadori ©Pez-Raceskimagazine.it

 

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