Positivi prima di partire, positivi all’arrivo in Cina, addirittura positivi all’interno della bolla.
I primi casi accertati durante i preparativi arrivano dalla Norvegia (con alcune positività all’interno della squadra di fondo, da Simen Hegstad Krüger ad Heidi Weng e Anne Kjersti Kalvå), al Canada (con il comitato olimpico che ha segnalato la presenza di cinque casi), sino agli Stati Uniti (con il bobbista Josh Williamson), passando per Russia e Svizzera. Anche l’Italia perde Valentina Vezzali, sottosegretaria allo sport, che non potrà partecipare alla cerimonia d’apertura perché positiva.
Ma i casi di positività sono stati segnalati del comitato organizzatore all’arrivo in Cina (come lo snowboarder sloveno Žan Košir, tra l’altro anche portabandiera, adesso in isolamento a Pechino), circa una ventina nelle ultime ore, e ben sette contagi sono stati riscontrati anche tra persone che erano già all’interno della bolla olimpica dove viene effettuato un test giornaliero.