Tondale, Lecco: «Complicato allenarsi, ma per il Top 50 c’è entusiasmo»

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Vincenzo Tondale, abruzzese di sangue ma fermo lecchese d’adozione, è un decano della categoria Children. Faro dei Ragazzi e Allievi dello Sci Club Lecco, ha appena terminato una stage di allenamento con i suoi atleti in vista del primo appuntamento della stagione. Alcuni di loro infatti saranno al via al Top 50- PDH Cup. Presenti per la categoria Ragazzi: Carolina Ferri e Martina Tentori. Per Allievi invece, ecco a Pila: Nicole Giaquinto, Giacomo Galli, Riccardo Mariuzzo e Alessandro Pizzi. Con Tondale, lo staff tecnico è completato dall’istruttore nazionale Giuseppe Alborghetti, David Mellera e Aline Poncet. 

Come è andato questo ultimo stage di allenamento?

«E’ purtroppo difficile allenarsi in questo periodo. Non dico di pretendere spazi e tempi come l’anno scorso, ma nemmeno come in questi giorni. A Santa Caterina Valfurva oggi ad esempio potevamo allenarci solo dalle 7 alle 8.45. Peccato che alle 7 è ancora buio ma soprattutto come facciamo a giustificare l’attività con questo programma che ci hanno comunicato? E’ stata dura, bisogna trovare una soluzione. C’è anche la moda di far pagare le piste, non dico a Santa, ma un po’ in giro ed anche in Lombardia. I costi insomma aumentano…E a mio giudizio non va bene»

Cosa pensi del Top 50?

«Una bella iniziativa, una opportunità che si aggiunge ad altre. Ogni forma di innovazione, ogni esperienza nuova che possono fare i ragazzi è edificante. Io batto sempre il chiodo sul discorso di fare esperienze. Gare originali, posti diversi, alternare ed innovare. Tutto questo serve ad aumentare l’entusiasmo nei nostri ragazzi. E per il Top 50 siamo carichi, c’è entusiasmo davvero. Poi certo, ci manca un po’ di allenamento per essere sul nostro standard, ma è anche normale dal momento che siamo ad inizio stagione»

In tanti tuoi colleghi parlano di primo vero confronto. Concordi?

«Si e aggiungerei un altro fattore. Questa rassegna serve poi per indirizzare la grossa mole di lavoro natalizio, capire dove bisogna andare a parare. E’ la prima gara nazionale, vediamo a che punto siamo noi ma soprattutto gli altri»

Come valuti gli ultimi anni del nostro movimento Children?

«Dobbiamo stare attenti a non chiudere le base. Sono importanti eventi per l’eccellenza, ma tutti devono essere coinvolti. Ad esempio non vedo di buon occhio il ragionamento che stanno facendo intorno al Pinocchio, ossia restringere i contingenti a livello di comitato. Va bene puntare in alto, ma non scordiamoci, che è dal primo anno junior che bisogna davvero aprire il gas».

 

 

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