«Ad inizio stagione ci siamo detti di salvare il salvabile… Non eravamo sfiduciati, ma comunque consapevoli delle enormi difficoltà del momento. Invece a conti fatti, partecipazione totale e risultati agonistici significativi. Davvero un’annata straordinaria in un momento difficilissimo», fa sapere Luca Rossi, direttore tecnico dello sci club Crammont Mont Blanc, il sodalizio valdostano presieduto da Ottavio Bieler che fa base a Pre Saint Didier. «Siamo riusciti nel compito più difficile, ovvero dare normalità ai nostri ragazzi durante questa pandemia che non scorderemo mai. Un grazie va a allenatori e famiglie, alla famiglia del Crammont insomma, ma grazie dobbiamo dirlo anche alle società impianti di Courmayeur e La Thuile dal momento che ci siamo allenati sempre e in condizioni ottimali».
Partecipazione, coinvolgimento, messaggio sociale: al Crammont è sembrato un anno normale per certi versi nonostante lo sforzo della società di attuare per quanto possibile i protocolli sanitari del caso. «Fra l’altro in Valle D’Aosta non ci sono stati casi di Covid legati a gare ed allenamenti, un vanto per il nostro mondo. Tutte le gare sono state svolte e davvero ottima la scelta della Fisi di sottoporre a tampone atlete ed atleti per ogni fase finale nazionale», chiosa Rossi.
Dicevamo dei risultati brillanti. Fra i Giovani degni di nota al primo anno Aspiranti Jacques Belfrond, Greta Boano e Filippo Valditara. Peccato per il 2002 in forza al comitato Asiva Thomas Lariviere che si è infortunato. A llivello Children terza piazza al Memorial Fosson come club e per Cuccioli e Children insieme un podio come team anche al Pinocchio. Singolarmente medaglia di peso di Matteo Vaglio agli Italiani Children e poi una stagione formidabile di Anais Lustrissy. Quest’ultima si è messa al collo due medaglie ai tricolori Children, tre medaglie al Fosson e ha vinto il Pinocchio Internazionale.