I Rusca. Mauro e Giorgio Ruschetti. I fari dell’Ossola, le guide del Verbano, riferimenti dello sci agonistico in questo angolo di Piemonte baciato dal lago Maggiore e confinante con la Svizzera ma che forse sa più di Lombardia. Fratelli, uniti da un feeling non solo sanguigno, ma coltivato nella lunga carriera iniziata a San Domenico di Varzo a fare i maestri di sci e praticamente a far girare una stazione. Mauro ha consolidato la sua esperienza in Salomon: scopritore di talenti, a servizio dei giovani con una presenza costante ed efficace, quasi un allenatore in seconda, un angelo custode che ha accompagnato tanti ragazzi alla squadra nazionale giovanile prendendosi cura del materiale (che nello sci è fondamentale). Fratelli uniti, come due amici, ma anche differenti. Mauro più moderato, più accomodante, più riflessivo. Giorgio prende fuoco più facilmente, più diretto, più estroverso. Di Giorgio si contano, fra le tante, tre esperienze significative. Mentore e guida di Max Blardone: con Blardo lo sci club di casa, poi il trasferimento al Radici, quindi la squadra nazionale giovanile e a fine carriera l’esperienza innovativa ed unica ad oggi del team privato in Coppa del Mondo. Li ha uniti quella voglia quasi estrema di raggiungere gli obiettivi. Nel mezzo della carriera del Blardo, quel progetto provinciale d’eccellenza dello Ski Pool Verbano Cusio Ossola. E adesso un’altra realtà che sta davvero prendendo piede sul territorio, un nuovo club: il Revolution Ski Race. Per Giorgio un ruolo nuovo, non solo tecnico sulla neve, ma anche presidente e quindi figura istituzionale. Un cambiamento che lo ha fatto crescere, anche grazie ai consigli del fratello diverso (ma non troppo) Mauro.
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