È arrivato trentasettesimo, ultimo in classifica nella combinata, ma il suo è comunque un risultato storico: Albin Tahiri è il primo kosovaro ad aver preso parte ai Giochi Olimpici invernali. In realtà è sloveno: nel 1973 quando ancora c’era la Jugoslavia, suo padre si è trasferito in quella che è adesso è la Slovenia, si è sposato e lì è rimasto. 29 anni fa è nato Albin: ha iniziato a sciare a sette anni, a fare gare di sci, nel mezzo degli studi per diventare dentista. Nel 2008 quando il Kosovo ha dichiarato la sua indipendenza ne ha parlato in famiglia e ha fatto il percorso inverso del padre. Solo nel 2010 la federazione è stata riconosciuta dalla FIS e ha partecipato alle gare, passando dalla sigla SLO a quella KOS. E solo nel 2014 il Kosovo è stato ammesso nel CIO. Albin Tahiri l’albanese non lo parla, qualche parola sì, ma alla fine anche nelle interviste per il Komiteti Olimpik i Kosovës parla in inglese. A Pyeongchang è da solo, come era da solo nelle tre presenze in Coppa del Mondo (il debutto nel 2017 nella ’sua’ Kranjska Gora) o come ai Mondiali di St.Morttz. Non farà il botto come Majlinda Kelmendi che a Rio conquistò addirittura una medaglia d’oro nel judo, ma resterà comunque nella storia dello sport kosovaro.