Due ori in altrettante gare. Marco Odermatt ha conquistato questa mattina anche il titolo iridato Juniores di superG. L’elvetico è stato il più bravo già nel tratto iniziale di gara, dove tanti concorrenti sono usciti. Quattro decimi al primo intermedio per poi continuare a incrementare. A Davos fanno però festa anche gli americani che piazzano due atleti in seconda e terza posizione. Sono River Radamus, argento con 88/100 di ritardo da Odermatt e Luke Winters, bronzo con un gap di 91/100. Quarto posto per Johan Hagberg, svedese partito con il 25 e arrivato a 1″18 dalla vetta; quinto il canadese Cameron Alexander.
TANTE USCITE – La neve della notte ha costretto gli organizzatori a posticipare la partenza. Dalle 10 alle 12, diventate poi le 12,20 per ulteriori problemi tecnici. Visibilità variabile, dal sole alle nuvole, con qualche fiocco di neve tornato a cadere dopo la discesa dei primi. Sono state moltissime le uscite di pista, la maggior parte nel tratto iniziale: salto, curva verso destra, poi una doppia con un bel movimento di terreno. Poi subito piede sinistro e piede destro: alte velocità, con diversi atleti che in quel passaggio si sono fermati.
GLI AZZURRI – Il migliore azzurro è Pietro Canzio, l’azzurrino, pettorale 40, ha chiuso al tredicesimo posto, a 1″94 dalla vetta. Poco più indietro il lombardo Nicolò Molteni, diciassettesimo a 2″59. Pettorali oltre il 60 per Alex Vinatzer e Matteo Canins che si sono inseriti al 21° e al 25° posto, con un distacco di poco superiore ai tre secondi. Federico Simoni ha invece concluso il superG iridato al 35° posto, a 3″68.
CADUTA PER ZUCCARINI – Brutta caduta per Giulio Zuccarini, uscito subito alla quarta porta. È scivolato via per diversi metri, ma l’azzurro si è subito rialzato.