Il podio, Peter Fill, lo voleva fare ieri, in discesa libera. Un primo tempo in prova che lasciava ben sperare e che invece si è trasformato in una cocente delusione. Si è in parte rifatto oggi, come lui stesso ha ammesso in conferenza stampa: «Sono abbastanza vecchio, ma devo ancora imparare – dice sulla discesa di ieri -, non sono riuscito a leggere bene le condizioni. Dovevo essere più fluido con questa neve così, in combinata volevo rifarmi». Peter Fill non sia aspettava questo podio, arrivato però non così a sorpresa. Perché è vero che il distacco dagli slalomisti non era elevato, ma Fill in questo periodo è comunque reduce da qualche giorno di allenamento. «In partenza non sapevo cosa aspettarmi – aggiunge -, quando non fai troppo allenamento, non sai mai bene i ritmi e le distanze». Invece Peter si è tuffato a tutta, in un tracciato non così facile per un combinatista.
I GIOCHI OLIMPICI – E quando gli si chiede che cosa rappresenta la combinata olimpica, lui non usa mezzi termini: «Vado in Corea per vincere una medaglia in discesa». E la combinata: «Io vado per la discesa – ripete ancora -, poi vengono le altre discipline».