La pista Leo Gurschler è pronta. Le squadre azzurre da sabato saranno in Val Senales per preparare il gigante di Soelden. Le temperature alte degli ultimi giorni non hanno rovinato il lavoro dei tecnici austriaci e italiani; martedì Matteo Guadagnini andato di persona in Senales per ultimare i lavori ed effettuare l’ultimo controllo.
LA PISTA – Il ripido pendio di gara è tutto fatto con neve artificiale, sparata appositamente molto bagnata. È stata cingolata, poi è rimasta aperta e dopo verrà fresata. «Domenica sarà data ancora una fresata leggera e poi rimarrà così – dice Guadagnini -. Questa settimana scieremo in queste condizioni, il manto è bello ed è stata preparata bene, con un po’ di passaggi sarà stupenda».
PER ORA NON SI BARRA – In questo momento gli azzurri preferiscono non barrare la pista, una prima parte di preparazione sul ‘naturale’, poi si valuterà anche perché solo giovedì prossimo decideranno se il Rettenbach di Soelden verrà barrato oppure no.
QUARTIERE GENERALE – Da sabato la Val Senales si colora d’azzurro. Le prime ad arrivare saranno le slalomiste di Luca Liore, poi le polivalenti di Gianluca Rulfi e a seguire le altre formazioni. In mezzo ci sarà anche Fisi in Tour a Bolzano: i tecnici rimarranno in Senales, le atlete staccheranno per dedicarsi a questo evento.
LA CONDIZIONE DELLE AZZURRE – È ancora presto per dire chi correrà e chi invece starà fermo. Guadagnini ha una sola certezza: «Questa è una stagione particolare e ci sono degli obiettivi». Il pensiero vola dritto ai Giochi Olimpici e così, il gigante di Soelden è solo un passaggio. Si riferisce a una Federica Brignone, a una Elena Curtoni e a una Francesca Marsaglia: tutte ancora incerte perché solo nei prossimi giorni verranno prese delle decisioni. «Parleremo con la commissione medica – dice – vedremo, quest’anno è particolare e bisogna essere pronti tra un mese». Discorso diverso per Nadia Fanchini, tornata in pista da pochissimi giorni.