Micotti, fine di un altro non ‘signorsì’?

E anche Vittorio Micotti rischia grosso. Un decennio come preparatore atletico del team di gigante di Coppa del Mondo e anche osteopata di fiducia della squadra, il professionista verbano doveva in un primo momento per il 2017 assumere l’incarico di coordinatore della preparazione atletica del settore maschile, ossia dettare le linee guida ai preparatori atletici delle squadre azzurre (la maggior parte giovani e non con una consumata esperienza sul campo ad alto livello), gestire i rapporti per test e ricerca e, soprattutto, curare tabelle e lavoro degli atleti big. Doveva, perchè nelle ultime ore, sembra che questo compito rimanga nelle mani di Roberto Manzoni, già responsabile della Scuola Tecnici Federali. Micotti dunque, dalla prospettiva di avere un ruolo nuovo e forse più adatto alle sue capacità maturate nel tempo, rischia invece di rimanere a casa. E’ vero, settimana prossima il Consiglio Federale dovrà prendere in esame questo caso. Aspettiamo allora a dare l’ufficialità.

FUORI DAI GIOCHI? – Micotti, che nel suo curriculum in FISI ha riportato in essere la collaborazione con il Centro Mapei per i test, ha inoltre sviluppato e fatto utilizzare con successo quello strumento ai più noto come yò-yò, ed infine ha fatto in modo di stringere una forte collaborazione con la SOMA, ossia una delle scuole più note nel panorama nazionale di osteopatia, al momento rimarrebbe al palo. Fra l’altro alcuni big sarebbero ancora in contatto con il piemontese per il discorso della preparazione atletica, visto il rapporto che in questi anni si è creato e sviluppato. Aspettiamo notizie ufficiali in merito, consci del fatto che, una volta per tutte, il discorso della preparazione atletica debba essere risolto. Una domanda sorge spontanea: ma gli atleti azzurri di Coppa del Mondo vengono allenati atleticamente dai preparatori FISI?

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