Zlata Lisica, a Maribor cresce l'attesa per il gigante

Le azzurre tra le favorite nella gara di domani

La Zlata Lisica, oppure Golden Fox in lingua inglese, è una delle grandi classiche dello sci femminile, forte delle 46 edizioni disputate che ne fanno un must del Circo Rosa. Un gigante e uno slalom sulla collina di Pohorje, con la zona di arrivo proprio nel centro abitato della città slovena dopo una discesa tra i faggi, in un paesaggio decisamente inusuale per la Coppa del Mondo. Domani si inizia con il gigante, con il pubblico locale che aspetta la terza vittoria di Tina Maze, che su questa pista ha già saputo imporsi in due edizioni, compresa quella dell’anno scorso. Le avversarie sono le solite: la tedesca Katrin Hoelzl, vincitrice a Lienz e data in grade forma, ma anche Zettel, Poutiainen e le francesi Barioz e Worley. Ma forse è la squadra italiana quella fare più paura: Manuela Moelgg, Federica Brignone, Denise Karbon su tutte, ma anche Alfieri, Gianesini, Curtoni e Gius promettono scintille.

Ecco le dichiarazioni rilasciate dalle nostre atlete e divulgate dall’ufficio stampa Fisi. Manuela Moelgg è reduce dalla grande rimonta di Lienz, che si è fermata a pochi centesimi dalla vittoria. «Mi auguro di avere un buon numero di partenza perché su questa pista non certo dura e non ripida è importante riuscire a tirare le curve al meglio possibile. Per quello che mi riguarda sono in forma e proverò a dare il massimo nella prima manche sperando di partire per ultima nella seconda». Denise Karbon è in costante progresso dopo l’operazione al menisco e domani cercherà una grande prestazione per rilanciare le proprie ambizioni in chiave olimpica. «Dopo la gara di Lienz ho cercato di allenarmi con maggiore intensità e il mio obiettivo è confermare le buone prestazioni che faccio in allenamento. Quella di Maribor è una pista che mi piace, che mi ha regalato due podi nelle ultime due stagioni (3° nel 2008 e 2° nel 2009 ndr), e pur non essendo difficile è molto fluida e veloce. Spero che ci sia una buona visibilità e non la nebbia e l’umidità di questi giorni, così tutte potremo esprimerci al massimo». Infine Federica Brignone, forse la più attesa. Nel 1982 sua mamma Ninna su questa pista fu seconda in slalom, vediamo se saprà fare meglio. «E’ un pendio un po’ piatto e vedrò in gara se mi piace o no. Di certo non è ghiacciata, ma penso che si possano tirare delle belle curve. E’ stato importante fare un po’ di superG ad Haus perché mi serve la velocità anche per il gigante. Non ho sofferto di alcun dolore e questa è una buona cosa». Per tutte le altre la sfida è aperta per il quarto posto nel quartetto olimpico di Vancouver. Appuntamento con la prima manche alle ore 11.

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