Parola di De Chiesa – «Potenza e reattività pazzesche»
Dopo 33 anni un russo torna a vincere in slalom. La stratosferica vittoria di Alexander Khoroshilov, mi da lo spunto di raccontarvi in pillole la storia di Alexander Zhirov, colui che, nel 1981, nell’epopea dell’invincibile Ingemark Stenmark, vinse due giganti e uno slalom di coppa, per la precisione in Bulgaria. Mi battevo anch’io contro questo ragazzo timido e dallo sguardo dolce: sciava d’incanto! Peccato che l’anno dopo, la sua federazione gli abbia imposto di sciare, per doveri contrattuali, con un famoso scarpone francese a calzata posteriore. Mi direte, lo stesso dell’immenso Marc Girardelli, che iniziava a vincere proprio in quel periodo. No, quello di Marc aveva solo la scocca esteriore, dentro era uno scarpone vero! Il povero Alexander dovette sciare con una scarpa turistica e beccarsi 4 secondi per manche…. lui, fuoriclasse allo stato puro! C’era ancora l’Unione Sovietica e, come potete immaginare, non si poteva fiatare. Triste e umiliato, Zhirov morì in un incidente stradale…. Il caso ha voluto che un altro Alexander prendesse le sue redini, trionfando nel Maracanà dello slalom, davanti a 50.000 persone basite dal distacco inflitto al resto del mondo e, per l’esattezza, dai due secondi e 65 centesimi a Marcel Hirscher, ad onor del vero influenzato! D’inverno, Khoroshilov se ne sta in una piccola pensione a Ramsau, a pochi chilometri da Schladming, allenandosi a Reiteralm, piccola stazione collegata dagli impianti alla ‘night race’. Vi ricordate come mi esaltai in TV, a Zagabria e a Kitzbhuel, vedendolo recuperare due situazioni oltre i confini delle leggi fisiche? La potenza e la reattività neuromuscolare di questo fenomeno sono fuori dal comune: se scia centrale, senza spostare lo sci di un millimetro da qualsiasi traiettoria impostata, non stupitevi se…. si ripeterà!