Nonostante la scomparsa del papà, la Alario ha trovato la forza per vincere
Per un attimo ha anche pensato di smettere, di lasciar perdere. Ci sono cose che ti smontano, ti sfiaccano, di levano la forza. Ci sono situazioni che a volte di annullano, ti piegano, non di fanno più lottare. Una di queste è la mancanza di un padre, a maggior ragione quando hai appena diciotto anni. Alessia Alario, genovese in forza allo Ski College di Limone Piemonte, ha perso il papà pochi giorni fa. Tuttavia, anche se comprensibilmente non è stato assolutamente facile, ha cercato di andare avanti, di provarci ancora, insomma di lottare di nuovo. Il nostro sport esige impegno totale, grande dedizione, sacrificio, lo sci richiede uno stile di vita totalizzante e assoluto. Già difficile di per se’, con un macigno sullo stomaco e una ferita appena aperta sul cuore lo è ancora di più. Ma Alessia ha deceso di andare avanti. Si è presentata a Pila e poi a Prato Nevoso con mamma Claudia e il fedele Marco Teroni, il suo allenarore. E’ tornata subito a gareggiare. «Tornare ha avuto un significato importantissimo, in quanto ho voluto onorare mio padre che non c’è più. Mi seguiva sempre, ha fatto tanti sacrifici per me e mio fratello Andrea. Mi sono detta di andare avanti, voglio dimostrare devo avere ancora più forza, più determinazione». Poche parole ma incisive quelle di Alessia. Schiva ma determinata, una che sa quello che vuole. Quei bei capelli lunghi che addolciscono quello sguardo serio, penetrante, che sembra sempre parlare e ancora un po’ soffrire. «Ho tanti ricordi di mio papà, adesso ho impressa nella mente una gara quest’inverno a Limone mentre mi aspettava al traguardo. Mi incitava sempre, mi seguiva, papà Bruno era il mio primo tifoso». Alessia è tornata a gareggiare ma con una forza maggiore, con una spinta e una voglia incredibile che sente dentro. Le ultime gare hanno confermato che siamo di fronte ad una delle Aspiranti più competitive del panorama nazionale. Lo dicono i risultati. A Pila un settimo posto in gigante, seconda Aspirante, poi in slalom terza, seconda italiana e prima Aspirante. A Prato addirittura ha dominato il gigante FIS. Dopo i quinti posti negli slalom dei Campionati Italiani Aspiranti di Campo Felice e Giovani di Falcade-Passo San Pellegrino, ha continuato a stupire. E il finale di stagione ne è chiara dimostrazione. Alessia cerca di guardare avanti. Non è facile, ma ha iniziato a farlo. Lo sport serve anche a questo. A superare ostacoli che sembrano insormontabili, a dare forza e coraggio, soprattutto a dare una serenità davvero appagante. Nello sport, nello sci, nella neve, Alessia Alario ha trovato la forza non solo di ripartire, ma addirittura di continuare a stupire. «Dedicare la vittoria a papà Bruno in uno slalom di Coppa del Mondo sarebbe un sogno…».