I numeri non dicono tutto, per carità, soprattutto non raccontano delle assenze pesanti di Lara Gut, Anna Veith, Cornelia Huetter, Julia Mancuso, di una Vonn probabilmente non ancora al cento per cento delle sue possibilità, in primis in superG, ma restano impressi sulla carta e qualcosa comunque spiegano. E sono impressionanti per l’Italia femminile del dt Guadagnini dopo 31 gare disputate nella stagione di Coppa del Mondo 2016-2017 (7 slalom, 7 giganti, 7 discese, sei superG, 3 combinate alpine, 1 City Event) su 37 previste (mancano due giganti, due slalom, una discesa, un superG, tra Squaw Valley e Aspen): 4 vittorie (due Goggia, due Brignone, in quattro discipline diverse, superG, discesa, gigante, combinata), 19 podi (ottenuti anche da Bassino, Moelgg ed Elena Curtoni) e 62 piazzamenti tra le prime dieci classificate, primo posto nella classifica per Nazioni davanti all’Austria. Ecco le parole dal parterre di Jeongseon, la squadra partirà lunedì alla volta di San Francisco per poi raggiungere Squaw Valley, sempre in California.
MATTEO GUADAGNINI – «Mi sento solo di fare i complimenti a questo gruppo, a uno staff perfetto, a delle atlete eccezionali. I numeri sono lì, da leggere».
FEDERICA BRIGNONE – «Sono molto contenta della mia prestazione, ho attaccato dall’inizio alla fine. Certo, le prime tre davanti vanno veramente forte. Ho sperato per un attimo di salire sul podio, ma va bene così. Resto soddisfatta di come sto sciando adesso in superG».
ELENA CURTONI – «Non sono contenta della mia gara. Ho sciato bene fino a metà, potevo essere molto più veloce in basso. Con 10 centesimi in meno ero tra le prime sei… Mi dispiace per la Coppa di specialità, era alla mia portata. La sciata c’è, purtroppo non riesco a spingere al meglio tutte le curve. L’obiettivo per Aspen sarà proprio quello…».