Tina Maze era stata buona profeta, da grande amica anche di Sofia Goggia durante le gare di Cortina d’Ampezzo, a fine gennaio: «I centesimi persi oggi torneranno domani, quando Sofia sbaglierà meno e alzerà ancora il suo livello». Così è stato. E a poco meno di un anno dai Giochi di PyeongChang 2018 l’Italia sogna (con) una bergamasca d’oro: sbancata la Corea, doppio clamoroso trionfo in discesa e superG sulla pista teatro delle prossime gare olimpiche di velocità, sempre davanti alle solite sospette, Lindsey Vonn e Ilka Stuhec. Magnifica “Goggiona”, come ama auto definirsi la campionessa bergamasca. I numeri corrono e i record anche: sono undici i podi stagionali, due le vittorie e soprattutto Sofia ha scollinato oltre quota 1.000 punti in classifica generale, impresa questa riuscita solamente a Karen Putzer nella stagione 2002-2003 (1.100 punti), ma non a Isolde Kostner e Deborah Compagnoni, per esempio (da quando esiste questo sistema di punteggio, annata 1991-1992). L’Italia si conferma al top della classifica per Nazioni con un’altra grande prestazione, oggi: quarta Federica Brignone, decima Elena Curtoni, che dice addio ai sogni di gloria per la “coppetta” di superG (se la giocheranno Stuhec e Weirather alle Finali), ma resta costante tra le migliori e ad Aspen potrà salire sul podio della classifica finale di specialità.
SUPERG – A Jeongseon si chiude il weekend coreano, il primo storico per la Coppa del Mondo femminile, con un superG davvero divertente, completo, disegnato magistralmente da Giovanni Feltrin, tecnico azzurro, con tante curve nel tratto iniziale e finale e poi le solite “onde” da lavorare al meglio sulla Jeongseon Downhill, pista sicuramente più adatta a questa specialità anche se manca una parte realmente ripida. Non era facile interpretare la gara odierna, bisognava restare a tempo sui salti, stringere le linee nelle curve più strette, lasciare correre al meglio gli sci nel tratto centrale più filante, preparare bene il dosso conclusivo, lavorare perfettamente tutte le onde del tracciato e soprattutto uscire dalla “mini compressione” con grande velocità. Lo ha fatto alla perfezione Sofia Goggia, che rispetto alla discesa è entrata subito in gara senza perdere nel tratto iniziale, per poi sciare alla grande nelle parti più tecniche del tracciato, aiutata anche da una potenza impressionante. E’ una pista, quella coreana, adattissima alle sue caratteristiche, lo si sapeva, lo si è visto poi nelle prove della discesa; la speranza è che possa presentarsi da queste parti nel febbraio 2018 con la stessa condizione psico-fisica e identica voglia di vincere (quella non le mancherà mai, crediamo…). Intanto Goggia ha conquistato la seconda vittoria della carriera (e in due giorni), sulla stessa pista, la prima in superG, l’undicesimo podio dell’annata salendo a quota 1.021 punti in classifica generale (quarta a due lunghezze da Lara Gut) e al quinto di quella di specialità, a 110 punti da Ilka Stuhec (pesano le tre uscite tra Val d’Isere, Garmisch-Partenkirchen e Crans Montana. Pazienza. Sarà per il prossimo anno?). Tempo di 1’20”35 per la bergamasca, che ha bruciato di soli 4 centesimi la miglior Lindsey Vonn della stagione in superG, finalmente convinta, senza remore, sui suoi livelli abituali nella specialità dopo “i freni tirati” di Cortina e l’uscita a Crans Montana. L’americana però paga ancora una volta una linea un po’ bassa sul dosso finale (come in discesa), l’ultima difficoltà del tracciato, che non le ha permesso di arrivare al salto conclusivo con la stessa velocità di Sofia Goggia. Il podio finale del superG è lo stesso della discesa coreana, con Ilka Stuhec terza, staccata però di 0”51. La slovena ancora una volta dimostra di saperci fare anche nelle parti più tecniche e dopo le vittorie di Cortina e Crans Montana nella specialità si prende il decimo podio della stagione in assoluto e soprattutto la leadership provvisoria anche della classifica di superG. Bravissima, costante e in grado di totalizzare 1.145 punti in classifica generale, impresa difficile da pronosticare a inizio stagione.
LE ALTRE – Un po’ più staccate, ma molto vicine tra loro le altre atlete. Per qualche minuto l’Italia ha sognato un podio doppio Goggia-Brignone, con la valdostana alla fine quarta a 0”80, ma bravissima nelle parti più tecniche del tracciato e comunque al miglior risultato stagionale in superG. Per lei 50 punti, sesto posto in classifica generale a quota 655: il record personale di 787 punti stabilito un anno fa vacilla, a sei gare dal termine. Una stagione iniziata male si sta concludendo al meglio per la valdostana… Quinto posto e miglior risultato in Coppa del Mondo per la svizzera Jasmine Flury, pettorale n.29, già 7a in discesa. Ieri sembrava essere stata favorita dall’improvvisa velocizzazione di pista e neve, in realtà si è confermata ad altissimi livelli oggi, staccata di 0”97 da Goggia. Sesta Laurenne Ross a 1”25 (miglior gara in stagione in superG), settima Rebensburg a 1”26, 8a Schmidhofer a 1”28, nona Tina Weirather a 1”32, decima Elena Curtoni a 1”36, per oltre metà gara vicina a Stuhec. La valtellinese si trova ora a oltre 100 punti dalla slovena, quindi non potrà lottare fino in fondo per la Coppa di specialità (un peccato), ma resta l’obiettivo del primo successo in carriera e del podio finale di specialità, da raggiungere. Inoltre centra il quinto risultato consecutivo tra le prime dieci in Coppa del Mondo nella disciplina, sesto con i Mondiali. La miglior stagione in carriera per continuità, almeno in superG. Undicesima Johanna Schnarf, mai così brava quest’anno nella specialità e davvero sfortunata per l’infortunio che l’ha messa ko proprio prima dei Mondiali. Per il resto ha disputato un’eccellente stagione in discesa ed è in crescita in superG. Quindicesima Francesca Marsaglia, con le migliori fino al dosso conclusivo, 27esima Anna Hofer, per la prima volta a punti in superG in Coppa, seconda in assoluto dopo il gigante di Arber-Zwiesel 2011 (fu 16esima); 31esima Marta Bassino, 33esima Verena Stuffer che ha rischiato molto sull’ultimo salto. Fuori Miradoli e Tippler, 17esima con pettorale 46 Michelle Gisin, al best in carriera in superG, con margine…
CALENDARIO E CLASSIFICHE – In classifica generale guida sempre Mikaela Shiffrin, che ora potrà aumentare il suo vantaggio con le prove tecniche di Squaw Valley (nel prossimo weekend: gigante sabato, slalom domenica, con gare alle 19 e 22 italiane), a quota 1.323 punti; seconda Stuhec, come detto, a 1.145, terza Gut a 1.023, quarta Goggia a 1.021, sesta Brignone a 655. Nella graduatoria di superG Stuhec vanta 350 punti, con Weirather seconda a 335: le due atlete si giocheranno la “coppetta” nell’ultima gara di specialità prevista ad Aspen il prossimo 16 marzo. Elena Curtoni è quarta a 245 punti e avrà bisogno almeno del 3° posto per superare Lara Gut (ferma a quota 300 con tre vittorie nelle prime tre gare di superG dell’anno) e chiudere sul podio nella classifica finale di disciplina.