Schladming, il commento tecnico dello slalom

Come ogni anno la Planai non tradisce ed offre uno spettacolo incredibile. 50.000 spettatori, un pendio da brivido, atleti fantastici. Marcel Hirscher vince e regala una gioia immensa a tutta l’Austria. Non era facile. Le polemiche degli ultimi giorni avrebbero distrutto psicologicamente diversi atleti, ma qui si vede il campione. Determinato, bravissimo a sfruttare il pettorale 1 della prima manche dove costruisce il successo. Fa paura, soprattutto nel tratto finale della prima prova. I piedi sono sempre molto vicini tra loro e alla base del palo. Per questo rischia spesso l’inforcata. E’ rapido come sempre e quando non sbaglia finisce la curva in tempi brevissimi. La seconda prova è una lotta. La pista non tiene al meglio come ormai accade da tutta la stagione. Hirscher fatica a mantenere l’aderenza con il terreno ed incappa in diversi errori che gli fanno perdere gran parte del vantaggio accumulato nella prima frazione. Ma la vittoria arriva comunque, per soli 22 centesimi su uno strepitoso Stefano Gross. Sabo non fa rimpiangere l’uscita della prima manche di Cristian Deville e conferma lo stato di forma suo e di una squadra pazzesca. La Val di Fassa festeggia ancora. Una gara splendida. La prima manche è condotta alla grande fino a metà percorso. Nella parte finale perde un po’ di brillantezza, lotta, ma accusa alcuni decimi di troppo, decisivi a fine gara. La seconda manche è un capolavoro. La pista è segnata, ma Stefano trova i tempismi giusti e impressiona soprattutto nella parte più ripida, dove fa tagliare sempre lo sci, rapidissimo di piede, aderente al terreno e in spinta. Si vede bene come crea velocità, o meglio, come non ne perde. La parte finale è buona ma non perfetta; un parziale identico a quello di Hirscher, ma come detto, l’austriaco vince soprattutto grazie alla parte finale della prima manche. Un commento dovuto anche per Manfred Moelgg. Davvero sfortunato. Quest’anno sembra davvero un anno da incubo. Scia bene, forte, in linea con i primi, ma non riesce a vedere il traguardo. Schladming sembrava l’occasione del riscatto, ma a poche porte dal termine della seconda manche, un altro errore fatale. La storia insegna che non bisogna mai arrendersi e siamo sicuri che anche per Manfred arriveranno i risultati che merita.

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