Marcel Hirscher voleva a tutti i costi l’oro nel gigante. In questa disciplina mancava l’acuto, arrivato oggi, nel buio di Sankt Moritz. In mezzo a una leggera nevicata il campione austriaco ha avuto la meglio e si è preso il primo titolo nella specialità. Due grandi manche, tirate alla morte, a caccia di quell’oro, che ha iniziato a festeggiare sul traguardo della Corviglia, davanti agli occhi di papà Ferdinand, che non ha voluto perdere neanche un attimo della premiazione. E ancora una volta, in questi mondiali, è l’Austria a fare festa grande. Team che per poco non piazza la tripletta. Il secondo posto è andato a Roland Leitinger, pettorale 22, mai sul podio in Coppa del Mondo, cinque in Coppa Europa. È suo l’argento, a 25/100 dal compagno di squadra. Fa festa anche la Norvegia, con Kristian Leif Haugen, staccato di 71/100 e che si mette alle spalle per 5/100 il connazionale Henrik Kristoffersen.
DEBACLE PINTURAULT – Il re del gigante Alexis Pinturault, tre successi in Coppa del Mondo, insegue nella prima manche e fallisce la rimonta nella seconda. Si deve accontentare di un settimo posto, davvero misero per uno che puntava al titolo iridato.
DECIMO TONETTI – Il migliore degli azzurri è Riccardo Tonetti, nono dopo la prima discesa, il bolzanino perde una posizione e conclude al decimo posto. Certo, ai Mondiali contano le medaglie, l’azzurro è però stato protagonista di una bella prova alla sua prima convocazione iridata. «Sono contento, ho provato ad attaccare e sono tornato a sciare ad alto livello – dice Tonetti -. Peccato per due frenatine, qui contano le medaglie, ma io sono contento del mio decimo posto. Oggi Leitinger ha fatto una grande gara, complimenti a lui, è stata la sua giornata».
INDIETRO GLI ALTRI AZZURRI – Nulla da fare per gli altri azzurri. Florian Eisath, sul podio in Alta Badia, non va oltre la diciassettesima posizione, ventesimo Manfred Moelgg, a 2”06 dalla vetta. «La prima la visibilità era piatta e non ho sciato come volevo, mentre nella seconda ho commesso due errori – dice Manfred Moelgg -. In gigante è tutto l’anno che fatico, non riesco a sciare come in allenamento, ma sono tranquillo e ora penso allo slalom».