Oggi è piccola l’Italia gigante

Una prova incolore. Con o senza Steve Locher, con o senza Max Carca. Non siamo qui a fare bilanci, a puntare il dito, ma tre giganti sono andati e ad oggi ci godiamo solo il sesto posto posto di Luca De Aliprandini nel primo di domenica scorsa sulla OK di Val d’Isere. A Soelden prestazione negativa per la compagine italiana delle porte larghe, oggi si arranca di nuovo sulla esigente Face De Bellevarde (in teoria idonea alle nostre caratteristiche). E non sono rosee le aspettative per il futuro, anche se, ovviamente, speriamo di sbagliarci. Aspettiamo così il tradizionale appuntamento di domenica sulla Gran Risa di La Ila per fare un primo bilancio, ma le difficoltà dei nostri gigantisti nel primeggiare sono estremamente oggettive.

CRISI NANI? – Roberto Nani è in crisi? Forse si a questo punto. Il livigansco ha collezionato in tre gare solo un ventiquattresimo posto a Soelden: magrissimo bottino per quello che fino all’anno scorso era il nostro punto di riferimento fra le porte larghe ed è, a detta dei più, un gran bel talento. Nani ha forse necessità di una guida sicura? Necessita di un punto di riferimento tecnico fermo? Probabilmente paga questi stravolgimenti di leadership tecnica: da Corrado Castoldi, a Raimund Plancker, da Steve Locher a Max Carca. Forse. E’ difficile avere la risposta esatta. E lui ci fa sapere: «E’ un momento difficile, ma voglio rialzarmi al più presto. Fino allo scorso inverno ero con i primi, spesso a ridosso del podio. Non posso aver disimparato a sciare, su questa pista sono sempre andato forte. Ho bisogno di sciare, di allenarmi, solo così posso voltare pagina. Necessito anche di quantità di allenamento, non solo di qualità. Prima della rifinitura in Badia andrò con Eisath domani a Sestriere per allenarci sul barrato. E’ dura, ma cerco riscatto».

Roberto Nani oggi in Val d'Isere @Agence Zoom
Roberto Nani oggi in Val d’Isere @Agence Zoom

EISATH SOTTO TONO – In difficoltà anche Florian Eisath, diciassettesimo il suo miglior risultato nel 2017, ottenuto oggi. E ci fa sapere: «Non sono contento, oggi non trovavo gli appoggi giusti, non sono riuscito ad esprimermi. Tuttavia penso positivo, una gara o un periodo negativo ci stanno. Sono in primo gruppo di merito e voglio in Alta Badia dimostrarlo con un bel risultato. Bisogna voltare pagina al più presto».

Florian Eisath in pista ©Agence Zoom
Florian Eisath in pista ©Agence Zoom

CAPITAN MOELGG IL MIGLIOREManfred Moelgg tredicesimo è il migliore italiano in classifica. Troppo poco tuttavia. E ci dice il ladino, capitano del team degli slalomgigantisti: «Gara discreta, ma certamente mi aspettavo qualcosa di più. In allenamento sto andando forte, in gara non riesco a trovare efficaci ritmi. Oggi ho perso un po’ le linee giuste, non riuscivo a mollare lo sci. Ho bosogno ancora di lavorare, di darci dentro. I materiali? No, quelli vanno benone, non mi posso lamentare. Domani c’è lo slalom. Certo, sono carico per il podio di Levi, ma in ogni gara si riparte da zero. Tornando al gigante, voglio affinare la preparazione ed essere competitivo sulla Gran Risa».

Manfred Moelgg sulla face De Bellevarde ©Gabriele Pezzaglia
Manfred Moelgg sulla face De Bellevarde ©Gabriele Pezzaglia

DE ALIPRANDINI LOTTA MA SBAGLIA – Sconsolato per oggi, consapevole per il futuro Luca De Aliprandini, che è stato l’unico italiano veloce, sebbene a tratti. Eccolo il trentino: «Ho buttato via un’occasione, peccato. Ho attaccato, ho tirato, se non provi ad andare a tutta, nei primi dieci della classifica non ci arrivi di certo. Ho fatto diversi errori, ma la condizione c’è. Il risultato di oggi a ridosso dei venti non vale nulla, visto la mia sciata attuale; ma voglio guardare avanti e rimanere concentrato fino a Badia, domenica è necessario andare forte e non commettere più errori».

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ESORDIO H. ZINGERLE – Esordio nella massima serie per Hannes Zingerle, che tuttavia è volato via nella prima manche. Afferma il badiota al primo anno Senior: «Emozione? Si certo, un obiettivo raggiunto essere al cancelletto di partenza in Coppa del Mondo. La gara è andata benino fino a tre quarti. Fra i due dossi sono arrivato in ritardo, mi mancava un po’ la pendenza e così sono uscito». Ma ci sta…Per Zingerlino era il primo giorno di scuola… Un applauso doveroso comunque.

Hanns Zingerle posa in Val d'Isere
Hanns Zingerle posa in Val d’Isere

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