La leonessa azzurra non molla mai. Un mese e dieci giorni dopo l’ennesima operazione cui è stata sottoposta nella sua vincente, ma purtroppo anche sfortunata carriera, Nadia Fanchini prosegue la riabilitazione tra fisioterapia, piscina e da qualche giorno anche palestra.
SOTTO I FERRI – La bresciana di Montecampione, classe ’86, due vittorie e 12 podi in Coppa del Mondo, due medaglie iridate in discesa (a Val d’Isere 2009 e Schladming 2013), era caduta durante la prova cronometrata della libera di Altenmarkt-Zauchensee, riportando la frattura dell’omero del braccio destro e dei processi traversi delle vertebre lombardi. Operata dal dottore Giacomo Stefani alla clinica “Città di Brescia” lo scorso 17 gennaio, Nikki, questo il suo soprannome, sta lavorando ora da tre settimane circa al centro Kinetic di Rogno, provincia di Bergamo per recuperare al meglio: «Sta proseguendo tutto per il verso giusto – ci dice Nadia – lunedì poi mi recherò in ospedale per una nuova lastra alla schiena, giusto per capire come stanno le vertebre. Dopo l’operazione ho fatto tanta fisioterapia, inizialmente in acqua e adesso anche in palestra, con Paolo Patroni. All’inizio il dolore al braccio si faceva sentire parecchio, adesso è sopportabile. Fra qualche settimana dovrebbe sparire tutto, anche il dolore alla schiena. Il braccio guarirà tre mesi dopo l’operazione, almeno così mi hanno detto, nel frattempo bisognerà capire come starà appunto la schiena. Spero di essere a posto per fine aprile. I Mondiali di St. Moritz li ho seguiti, anche se è dura guardare le altre gareggiare mentre tu non puoi sciare. I dolori ti limitano tanto, continui a lottare perché il tuo sogno ce l’hai e non muore mai. Però poi bisogna scontrarsi con la realtà, anche se non vuoi accettarla. In ogni casa, non si molla».