La strada della gloria passa attraverso curve che devono essere sinfonie maestose e disegni leggiadri, mentre intorno è tutto bianco candido e il sole fa fatica a scaldare un’aria frizzante e tipicamente invernale. E’ appena finita la quarta prova, il corto raggio.
RITRATTI… – E piange di incredulità Alain Pini, mentre Romina Santuliana è a terra, sdraiata, guanti che coprono il viso e i capelli biondi lunghi che escono dal casco, commossa. La funambolica Eleonora Teglia abbraccia un serioso Thierry Marguerettaz, che sembra il più composto, anche se dentro chissà come se la ride, come se la gode. Michele Landini batte cinque a tutti, respira di gioia a bocca spalancata, cerca di capire che è tutto vero. E lo è davvero questa volta. Benedetta Cumani, una dei promossi con le medie più alte, alla faccia dei bonus che praticamente non sono serviti: abbandona quel fare principesco e spiaccica parola a fatica, balbettando di felicità. D’altronde è stata la donna più brava. E ci sta. E poi Marco Maffei, Massimiliano Novena, Thomas Vottero. Ognuno con la sua storia, il suo bagaglio, vittorie e sconfitte, i propri obiettivi, ma accomunati oggi da questo successo, da questo traguardo importante. E quindi Fabio Guidoreni, il dottore del gruppo, che riceve complimenti, pacche sulle spalle, sorrisi.
111 GUERRIERI, IN 10 VINCONO LA BATTAGLIA – Sono partiti in 111, sono arrivati in 10, a cui si aggiungono quelli aventi diritto (che ci sarebbe più piaciuti vedere in azione), ossia Verena Stuffer, Camilla Borsotti, Manuela Moelgg, Chiara Costazza, Elena e Nadia Fanchini. Sono partiti due settimane fa a Livigno, in questo angolo di Alta Valtellina, dove è ancora pieno inverno anche se praticamente è maggio. Con il corso propedeutico, che a detta di tutti è stato un successo in quanto davvero utile; poi si sono misurati con le porte larghe del gigante. Dei 111, eccoli oggi 49, poi 53 con l’innesto di Siegmar Klotz, Sabrina Fanchini, Sara Pardeller e Marta Benzoni, che essendo o essendo stati nei 50 al mondo di almeno una disciplina, sono arrivati di diritto alla prova odierna, ma non ce l’hanno fatta ugualmente. E poi la prova degli archi. E come nel gigante, anche questa mattina sembrava di essere in Coppa del Mondo. Tensione e concentrazione, ansia da prestazione. Silenzio, un silenzio quasi irreale, un’aria pesante, che quasi fa da contrasto con una giornata caratterizzata da un sole accecante e un cielo di un blu sfavillante. E come sempre accade nella vita, sportiva e non, c’è chi piange di felicità e chi versa lacrime di rabbia. Musi lunghi fra chi non è riuscito a passare l’ostacolo della prova odierna. Ci sono quelli più sconsolati, demotivati, avviliti. Sono quelli che per un soffio, per pochissimi decimali non ce l’hanno fatta. Ma è normale, ci sta, sarebbe assurdo il contrario. Poi quelli che voltano subito pagina, che hanno già l’obiettivo alla prossima selezione.
LA COMMISSIONE HA VOTATO PALESAMENTE – In questa edizione c’era il voto palese, una novità applaudita da tutti, voluto con insistenza da Giacomo Bisconti, il responsabile tecnico degli Istruttori, uno che in questa FISI sembra meno miope della media (triste) che sta nella sala dei bottoni e crede di fare il bello e il cattivo tempo. E la commissione giudicante? Tutti schierati lontani l’uno dall’altro, tablet muniti, occhi puntati alle curve dei ragazzi e al computerino. Sabina Matheoud, Fabio Larese, Manuel Carrozza, Claudio Tiezza, Alessandro Fattori e Rudy Redolfi che ha sostituito Devid Salvadori che ha abbandonato la commissione dopo la prova del gigante.
RIEPILOGANDO – Riepilogando. Le nevi di Livigno hanno così promosso: Benedetta Cumani, Eleonara Teglia, Michele Landini, Fabio Guidoreni, Marco Maffei, Alain Pini, Thierry Marguerettaz, Thomas Vottero, Massimiliano Novena e Romina Santuliana. Santuliana è stata l’unica a cui non è stato assegnato il bonus dopo i sei giorni di esercizi e didattica con la commissione. Tuttavia c’è da precisare, che eccezion fatta per Novena, agli altri 8 non è servito il bonus perchè hanno raggiunto la sufficienza comunque.