La giornata trionfale del Comitato Trentino inizia alle 6.30 in coda per la funivia. E’ ancora buio a Solda all’Ortles/Sulden Am Ortler, angolo di Val Venosta nel comune di Stilfs/Stelvio che ospita la quattro giorni di gare organizzata dallo Sci Club Livata, robusta realtà del Comitato Lazio e Sardegna. Tutti in religioso silenzio: atlete e atleti, impegnati anche nel secondo in slalom, saliranno a breve sui 3000 metri di Solda per iniziare un’altra giornata di gare. Ognuno con le proprie speranze, dubbi, obiettivi. Alle 7 la prima funivia, quella degli allenatori, a seguire gli atleti: si sale con due tronconi di funivia dai 1900 metri del paese fino ai 3000 metri dove si snoda l’aria sciabile.
TRIS – Già subito dalla prima manche, il Trentino dell’ex gigantista di Coppa del Mondo Mirko Deflorian si è messo subito in evidenza con quattro atlete davanti. Neve più compatta, più dura sulla Madriccio 2, che ha tenuto bene anche nella seconda frazione. Ad imporsi è stata Martina Peterlini, atleta delle Fiamme Oro ma che si allena con il Comitato di Deflo. A 41 centesimi la vincitrice di ieri, la poliziotta Francesca Fanti, prima Aspirante. Terza invece ecco a 51 centesimi Marta Rossetti. Ma non finisce qua. La fianziera del Comitato Trentino Sara Dellantonio completa il trionfo di squadra con il quinto tempo, ma comunque quarta italiana, visto che prima di lei si piazza la tedesca Isabella Feistl.
MARTINA PETERLINI: «UNA VITTORIA CHE DA’ MORALE, ORA IL GRAN PREMIO ITALIA» – Ma sentiamo Martina, classe 1997, trentina di Rovereto: «Ieri ero in testa dopo la prima manche ma sono volata via nella seconda, oggi invece è andata bene. Una vittoria che da’ morale, ci voleva dopo due infortuni come il piatto tibiale dell’ultimo anno Allievi e il crociato del secondo anno Aspiranti. Ora non voglio certo fermarmi, il vero obiettivo è il Gran Premio Italia».
Tempo un po’ più velato e qualche grado in più di prima mattina. Durante la ricognizione sulla Madraccio alle 8 c’erano -9.5 gradi. Le ragazze guardano i cambi di pendenza, memorizzano le porte ritenute chiave dai coach, studiano le linee più efficaci confrontadosi con le compagne, non solo con gli allenatori. «Pista che ha tenuto bene, tracciatura lineare. Gli slalom di Solda? Manifestazione davvero utile per gli Aspiranti in particolare e poi su un tracciato così facile è importante il fatto di prendere sicurezza», fa sapere Ivan Imberti, coach dello Sci Club Radici, solida realtà della bergamasca.
Il secondo slalom per cercare conferme o provare ad osare e togliersi le soddisfazioni che ieri, errori o malasorte, hanno portato via alle ragazze. Nella start area insomma, stati d’animo differenti, con gli allenatori intenti agli ultimi accorgimenti sui materiali e a dare le dritte finali alle ragazze.
In classifica poi sesto posto per Giulia Demetz, Comitato Alto Adige, seconda ieri. Poi, per vedere un’altra italiana, è necessario scorrere al tredicesimo posto: ecco l’altoatesina Celina Haller: due slalom e in entrambe le gare prima 2000 in classifica. Da applausi. A chiudere la top 15 ecco Silvia Turla del Val Paolot, Alpi Centrali, quindi ecco Federica Imperiale, ASIVA – Courmayeur. Archiviata la due giorni di porte strette, oggi e domani tocca ai giganti. Organizzazione sempre griffata Livata, società presieduta da Franco Malci e diretta da Andrea Truddaiu.