LIVE – Il giorno di Giulio Bosca, lo yankee che ha tenuto duro. Campione italiano di gigante davanti a Ballerin e Moelgg

Un tipo particolare, originale, fuori dagli schemi e a volte anche fuori onda. Un tipo coraggioso, disinvolto, senza paura di scegliere, di buttarsi, di scommettere. Un tipo che non ha mai mollato, che non è mai stato nel gregge, che non si è mai a messo a ruota. Perché, anche sforzandosi, non riesce proprio a far finta, non è un signorsì. Ecco a voi Giulio Bosca, il campione italiano assoluto di gigante. Si, proprio assoluto, come lui. Niente mezze misure, mediazioni, invece scelte forti eccome. Milanese, sangue astigiano, valdostano di Courmayeur d’adozione. Fuori squadra, fuori da tutto, tesserato con l’Esercito. L’avventura ha inizio con lo sci club Crammont Mont-Blanc, poi il Comitato valdostano, quindi la squadra nazionale giovanile. Poi dall’altare alla polvere. Infatti spedito a casa, fuori dai giochi, cacciato in fretta e furia. Allora via due anni negli Stati Uniti per frequentare un master di alto livello dopo la laurea in Scienze Politiche e a sciare (ed abbassare i punti con successo). Quindi le prime gare in Coppa del Mondo, il ritorno in Europa, la dura battaglia per mettersi ancora in mostra, ripartire, lasciare il segno. Quest’inverno la convocazione per Garmisch Partenkirchen e Kranjska Gora in Coppa del Mondo, le gare in Coppa Europa con il nono posto di Davos, il settimo di Oberjoch e l’undicesimo posto alla finale di San Candido. E oggi questa straordinaria vittoria sulle nevi ladino trentine di Moena: sull’Alpe Luisa, sulla Mediolanum, rimonta e si laurea campione assoluto fra le porte larghe. Sul podio con Bosca ecco il poliziotto Andrea Ballerin conquistare la medaglia d’argento: il trentino perde tre centesimi. Bronzo per il finanziere Manfred Moelgg: il re di Zagabria, in testa dopo la prima frazione, chiude a un decimo da Bosca.

Manfred Moelgg e Giulio Bosca in ricognizione ©Gabriele Pezzaglia
Manfred Moelgg e Giulio Bosca in ricognizione ©Gabriele Pezzaglia

NANI E LIBERATORE AL QUARTO POSTO – Quarta piazza per Roberto Nani dell’Esercito, che termina con lo stesso tempo del poliziotto Federico Liberatore. Sesto il carabiniere Hannes Zingerle, settimo l’azzurrino Giulio Zuccarini (campione italiano Giovani), ottavo il carabiniere Emanuele Buzzi (ex forestale), nono il finanziere Cristian Deville e a chiudere la top ten il carabiniere Antonio Fantino.

GUARDA LA CLASSIFICA 

Emanuele Buzzi in ricognizione con Michael Gufler ©Gabriele Pezzaglia
Emanuele Buzzi in ricognizione con Michael Gufler ©Gabriele Pezzaglia

 

Stretching in partenza per Cristian Deville ©Gabriele Pezzaglia
Stretching in partenza per Cristian Deville ©Gabriele Pezzaglia

ORGANIZZAZIONE GRIFFATA 2000 – Tutti in pista sulla Mediolalum e tutte le grandi firme dello staff tecnico azzurro presenti. C’è il direttore sportivo Massimo Rinaldi, il direttore tecnico Max Carca, il tecnico della squadra A Stefano Costazza. E il palcoscenico è arricchito anche dal vice presidente FISI Alberto Beretta. In cabina di regia lo sci club 2000 di Mason Vicentino con in prima fila Damiano Guidolin, una delle realtà più solide del panorama nazionale per mettere in piedi gare di livello. «Bene la seconda giornata di gare, anche oggi ottime condizioni. Il 2000 continua in questa vocazione importante. I tricolori Assoluti sono una manifestazione rilevante, arriva quest’anno dopo aver organizzato da dicembre ad oggi gare FIS, poi FIS NJR, quindi una tappa della Coppa del Mondo Cittadini, la selezione zonale del Pinocchio e i tricolori Cittadini. L’anno prossimo? Gli Italiani Children. Il sogno? La Coppa Europa», fa sapere Guidolin.

Damiano Guidolin ©Gabriele Pezzaglia
Damiano Guidolin ©Gabriele Pezzaglia

Doveva essere una giornata di nebbia e pioggia. Invece la pioggia è iniziata a cadere in questo angolo di Val di Fassa solo dal primo pomeriggio. Davvero una Mediolanum dura nella prima frazione, fondo a tratti ghiacciato. Più morbido il manto nella seconda sessione, ma ci sta. Tanti atleti al via, ognuno con il suo obiettivo, la propria scommessa, un sogno da provare a tramutare in realtà. Atleti di Coppa del Mondo, ragazzi più giovani. Nazionali, Senior militari, Junior di comitati o club. Di tutto di più, per questa grande sfida che i campioni azzurri hanno onorato con la loro partecipazione. Gli Assoluti, la festa per antonomasia di fine inverno. E nella mischia è uscito il colpo vincente di Giulione Bosca. Fiero e orgoglioso del suo successo. Esulta sul podio, canta l’inno, si commuove. Ha avuto ragione Bosca a non mollare. Adesso, volente o nolente, si dovrà fare i conti con Giulio. Oggi a Moena ha vinto due volte Giulio Bosca: un esempio per i più giovani.

In pista sulla Mediolanum ©Gabriele Pezzaglia
In pista sulla Mediolanum ©Gabriele Pezzaglia

 

Altre news

Mont Tremblant: comanda Vlhova, Bassino e Brignone sbagliano, sono quarta e sesta con grandi distacchi

C'è Petra Vlhova al comando del secondo gigante di Mont Tremblant, dove la pista non è tra le più difficile ma ricca di dossi che in più di una occasione hanno causato problemi. E con il disegno di oggi,...

In crisi il calendario di Coppa del Mondo maschile: cancellato anche il superG di Beaver Creek

Pazzesco, bestiale. Ma alla fine ci sta. L'uomo non può nulla davanti alle condizioni avverse del meteo, davanti alla natura insomma. Vento, nebbia, neve: niente da fare a Soelden per il gigante, a Cervinia/Zermatt per le due discese e...

Federica Brignone: «Il gigante è la mia prima specialità, vincere in Canada mi mancava»

La prima vittoria in Coppa del Mondo, proprio in gigante, nel lontano 2015 a Sölden. Ogni anno almeno un successo, sino a quello di Mont Tremblant, ancora in gigante: sono ventidue. Che dire ancora di Federica Brignone, della sua...

Capolavoro Brignone. E tanta Italia nel gigante di Tremblant

Spettacolo Brignone. Partiva da leader, ma aveva pressione a mille. Perché Petra Vlhova e Mikaela Shiffrin avevano disputato una seconda run da paura, con il primo e il secondo tempo di manche. La valdostana era al cancelletto di partenza...