Tanta paura per nulla. Un sole magnifico ha accolto ben 85 atlete al Passo Lusia (Moena, Val di Fassa, provincia di Trento), per un gigante Tricolore alla fine molto bello, sull’interessante pista Mediolanum, nonostante il pericolo pioggia (assolutamente scongiurato, ma si ripresenterà domenica 26 marzo per la gara maschile) e il caldo tenuto tutto sommato sotto controllo con la prima manche programmata alle 9.00 e una seconda disputata su neve trattata con sale. Ne è venuta fuori una prova indubbiamente interessante, al di là del dominio persino imbarazzante di Federica Brignone, che ha vinto con oltre tre secondi di vantaggio sulla immediata inseguitrice. Ma la lotta per le altre posizioni si è rivelata avvincente, come la possibilità di scoprire nuovi talenti. Luisa Bertani, milanese, classe ’96, si prende invece il quinto posto assoluto in gara, il secondo “giovani” e soprattutto vince la graduatoria GPI tra le porte larghe, spalancandole per il suo trionfale ingresso in Nazionale.
GARA – Un pendio interessante, dicevamo, quello della Mediolanum: otto porte iniziali su un ‘bel muretto’, poi una lunga che portava a un tratto pianeggiante con 4 porte più facili, cambio di pendenza, lunga dritta e 4 porte davvero toste su ripido vero (lì hanno sbagliato tantissime atlete), quindi di nuovo un lungo piano e il muro finale, tutto in contro pendenza. Gigante più lungo del previsto, oltre il minuto e 10”. In palio anche la classifica finale del GPI femminile tra le porte larghe, con sfida ancora aperta in linea teorica tra Bertani e Platino, pur con un bel vantaggio a favore della milanese proprio all’ultima gara. Prima manche disegnata da Devid Salvadori, capo allenatore squadra B di gigante, superG e discesa, e dominio incontrastato e previsto di Federica Brignone, probabilmente anche stanca per i viaggi e lo stress di una stagione infinita, ma in forma smagliante, esaltata anche dalle difficoltà del pendio: run vinta in 1’11”12. Seconda Marsaglia, terza Pirovano, quarta Bertani, già con mezza ipoteca sull’ingresso in Nazionale. Un ora e 10′ per aspettare l’arrivo di tutte le concorrenti, ‘salare’ la pista, preparare il tracciato di Alberto Ghezze e alle 11.30 di nuovo al cancelletto per la seconda manche. Ancora più dominata dalla valdostana (tre vittorie quest’anno in Coppa del Mondo, due in gigante, cinque in carriera), che alla fine, con il tempo di 2’25”45 va a prendersi il terzo titolo tricolore, il secondo tra le porte larghe (vinse anche in combinata un anno fa a Sella Nevea) dopo Courmayeur 2011. E le va dato atto di essersi presentata lo stesso oggi in Val di Fassa, a differenza di Goggia e Bassino (tra le altre), anche se pure lei, come Sofia e Marta, sarà poi ospite di “Che tempo che fa” con Fabio Fazio su RaiTre domenica sera. Chapeau, Fede, del resto la valdostana non aveva mai mancato di sottolineare, in passato e anche oggi, l’importanza di questa manifestazione. E complimenti.
LE ALTRE – Seconda Francesca Marsaglia, staccata però di 3”14, terza e prima giovani Laura Pirovano, a 3”21, quarta l’olandese Jelinkova, quinta Luisa Bertani, alla fine dominatrice della classifica GPI in gigante e ufficialmente in Nazionale per la stagione 2017-2018, sesta Lara Della Mea, settima Sofia Pizzato, ottava Lucrezia Lorenzi, nona Valentina Cillara Rossi, decima Jole Galli. Uscite ben 33 atlete tra prima e seconda manche, comprese Nicole Agnelli, Anna Hofer, Vivien Insam, Anna Giunti, Elena Dolmen. Domani spazio ai maschi, lunedì combinata alpina sia femminile che maschile, martedì superG per entrambi i sessi. Poi mercoledì riposo, giovedì prove cronometrate della discesa a Bardonecchia, venerdì libere e sipario sugli Assoluti 2017.