Seconda prova sulla Saslong della Val Gardena, davvero tirata a lucido dal team di Rainer Senoner, in vista della discesa di sabato (la seconda della stagione 2017). Ed è stato ancora il norvegese Kjetil Jansrud il più veloce sul serpentone ladino, trattato a dovere che presenta un manto perfettamente duro. Oggi a cinque centesimi c’è uno che in Gardena è sempre a proprio agio: stiamo parlando dello statunitense Steve Nyman. A 12 centesimi l’austriaco Max Franz, poi il francese Valentin Giraud Moine e ancora Austria in quinta piazza con Otmar Striedinger. Sesto il fuoriclasse norvegese Aksel Lund Svindal. E i nostri? Peter Fill, sul podio nella libera in Val d’Isere, chiude undicesimo a 48 centesimi da Jansrud.
PAROLA A PIETRO – Ecco cosa ci ha detto Pietro, ieri terzo in prova: «Ho fatto un errore nel finale, ma siamo tutti vicinissimi. Sabato sono in corsa per fare podio, la pista mi piace. Novità? Prima delle Gobbe del cammello hanno messo un paio di porte per farci girare di più, ma non cambia più di tanto. La neve è ottima, ho fiducia. Domani intanto il superG, dove sono un attimino indietro rispetto alla discesa». Dominik Paris è diciassettesimo a 83 centesimi, poi ventesimo Mattia Casse a nemmeno un secondo, appena davanti a Werner Heel. Trentunesimo Christof Innerhofer, che si è alzato nel finale, poi quarantaseiesimo Henri Battilani. Più attardati Guglielmo Bosca, Paolo Pangrazzi, Matteo De Vettori, Florian Schieder, Emanuele Buzzi e Davide Cazzaniga.
LA SODDISFAZIONE DI SENONER – Ma sentiamo il patron del Saslong Classic Rainer Senoner: «La pista è perfetta a detta di atleti e allenatori, siamo molto contenti di questo. La neve è davvero dura e ci aspettano due giorni di sole per fare da cornice a questo evento. Siamo pronti, domani e sabato partenze confermate alle 12.15».
OTTO AZZURRI PER IL SUPERG – Domani intanto è tempo di superG, il secondo del 17. La compagine di Max Carca e Alberto Ghidoni schiera: Dominik Paris, Peter Fill, Christof Innerhofer, Mattia Casse, Emanuele Buzzi, Guglielmo Bosca, Matteo De Vettori e Werner Heel.