Zrinka Ljutić, la predestinata nel nome dei Kostelic

Quattro podi con una vittoria nelle ultime 12 gare di Coppa del Mondo, a cavallo di due stagioni, in due specialità diverse. E’ nata una stella nel Circo Bianco ed era solo questione di tempo: quando domenica pomeriggio 29 dicembre 2024 Zrinka Ljutić da Zagabria ha posato con il suo staff per i fotografi sul podio dei vincitori nella località della Bassa Austria, era seduta sulle spalle del padre-allenatore, Amir Ljutić (tracciatore della prima manche), e del service man sloveno Miha Cerer. Molti media locali, da cui prendiamo alcune informazioni, la stanno già celebrando come una star. Ma chi è la nuova stella dello sci alpino croato?

La sua Nazione aspettava una vincitrice in Coppa del Mondo dal 18 marzo 2006, ovvero dal trionfo della leggendaria Janica Kostelić (4 ori olimpici, 3 Coppe del Mondo) in gigante ad Åre (e il giorno prima aveva dominato in slalom). Ora il tabù è stato infranto e tutti sapevano che sarebbe stata Zrinka a riuscirci. Si trattava solo di aspettare il momento giusto. Arrivato già a 20 anni. Ljutić attualmente è anche seconda nella classifica generale, dietro Camille Rast, terza nella graduatoria di slalom e quarta in quella di gigante. Soprattutto, è una sciatrice con un evidente potenziale per provare a sognare in grande. Non a caso Red Bull le ha fatto un’allettante offerta economica e il marchio adorna ora il suo casco, mentre Atomic, il fornitore di attrezzature che si occupa anche di Mikaela Shiffrin e Sofia Goggia, l’ha presa sotto la sua ala. 

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Al parterre ad applaudirla in Austria c’era anche, a sorpresa, ma non troppo visto il confine non distante con la Slovacchia, Petra Vlhova, giunta a Semmering per tornare a respirare un po’ il clima della Coppa del Mondo, lontano per lei dal 20 gennaio 2024, quando nella sua Jasna si ruppe il legamento crociato anteriore del ginocchio destro. Ginocchio che continua ancora a darle problemi. Ljutić ha rifilato quasi due secondi a Lena Dürr e Katharina Liensberger e probabilmente Vlhova non si sarà nemmeno stupita più di tanto perché conosce bene le qualità di “Zizi”, con la quale si allena spesso nel corso della stagione, come accade tra nazionali più piccole dal punto di vista numerico.

La connessione con Janica, invece, esiste eccome, perché la famiglia ha un po’ lo stesso identico spirito dei Kostelic. E poi Zrinka ha iniziato a sciare da bambina sulla collina di Sljeme, dove si è disputata per anni la gara di slalom in Coppa del Mondo. A metterla sugli sci è stato papà, da sempre suo allenatore. Ma non improvvisato, perché ai tempi dava una mano proprio al team Kostelic. 

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La talentuosa sciatrice croata, seconda atleta nata negli anni 2000 a vincere nel circuito maggiore dopo Alice Robinson, ha giustamente voluto sottolineare di non essere la nuova Janica, ma “solo” Zrinka. E lo ha fatto fin dal 2020, quando ha avuto un’ascesa fulminante nelle gare FIS come esordiente sedicenne. Al suo debutto nel circuito internazionale si è classificata 21ª, 9ª e 4ª con pettorali rispettivamente 114, 108 e 78. Un mese dopo ecco la sua prima occasione in Coppa Europa, dove ha vinto già all’undicesima partecipazione, trionfando nello slalom di Zell am See per poi ripetersi poco dopo nel gigante di Krvavec. Ha iniziato rapidamente a conquistare punti in Coppa del Mondo in slalom e gigante, esordendo ai Giochi a Pechino 2022 (e nel Mondiale a Meribel 2023), diventando anche iridata juniores a Panorama 2022, in slalom. Come accaduto in passato, tra le altre, a Wachter, Hrovat, Poutiainen, Pärson, Kirchgasser, Zettel, Zahrobska, Vlhova, Moltzan, Rast. Nella stagione 2022-2023 è salita per la prima volta sul podio in Coppa del Mondo il 29 gennaio 2023, 3ª nello slalom di Spindleruv Mlyn. La vittoria, insomma, era già nelle sue corde. 

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Janica e Ivica Kostelic l’hanno aiutata in questo percorso. Vedran Pavlek, ex atleta e dirigente chiave dello sci croato, ha capito subito che era una sciatrice su cui puntare. Ma è stata soprattutto la famiglia a sviluppare al meglio il suo talento come sciatrice. Si tratta proprio di un nuovo progetto familiare croato, in questo caso avviato da Amir Ljutić. Il padre e ora capo allenatore si è trasferito a Zagabria da Banjaluka qualche anno fa e ha messo su famiglia con Martina Cvjetka, indirizzandola un po “tutta” verso lo sci.

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Come molte storie di sci croate, passate e presenti, anche questa ha forte tinte sloveni. Negli anni, anche ai tempi d’oro, lo sci croato si era affidato volentieri all’esperienza di quella Nazione. Peter Pen, Robert Kristan, Cene Jovan, Sandi Murovec, Jure Hafner, Pavel Grašič, Robert Horvat, tra gli altri, hanno lavorato per i … “vicini”. Lo skiman di Zrinka è, come detto, Miha Cerer, da quando è salita al vertice. Cerer ha preparato gli sci di Ana Drev e Ana Bucik, in passato,  lavorando anche all’estero, in Russia e Finlandia. La famiglia Ljutić lo ha subito accolto come uno di casa e il suo status non è stato minimamente intaccato dal cambio estivo di materiali. 

Ma il legame sloveno con la famiglia Ljutić è ancora più forte. Mentre la sorella minore Dora si allena a livello di club, entrambi i fratelli della squadra B sono seguiti da allenatori sloveni. Tvrtko Ljutić, classe 2002, lavora con Mitja Valenčič; mentre Hrvoj Ljutić (2007) è sotto la responsabilità di Matic Skube.

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