Cronaca di una mattina bestiale sul Lauberhorn di Wengen

Pubblicato il:

Lauberhornrennen, edizione ottantasei. Va in scena una mattina bestiale. Ma unica. D’altronde siamo a Wengen, perla dell’Oberland bernese, ‘classica monumento’ del Circo bianco. Una mattina difficile per tutti, viste le condizioni meteo ballerine e la precarietà di orari e decisioni. La colazione al Falken, storico albergo della squadra azzurra. Subito la comunicazione che a causa della scarsa visibilità e della nevicata in corso, si partirà dalla start area della discesa della combinata come nella giornata di ieri. Niente prova della parte alta insomma, che i ragazzi non avevano ancora assaggiato, e ricognizione alle 10.

TUTTI IN TRENO – Usciamo dall’albergo. Atleti, tecnici, addetti ai lavori. La stazione di Wengen centro è a cinque minuti a piedi dal Falken. Percorsi transennati in stazione e al volo si sale sui convogli speciali delle 8.55 per salire alla volta della fermata Wengeralp. Non si vede nulla dal treno, la nebbia è fitta, più da pianura padana che da bernese. Scesi dai vagoni ci si arrampica in mezzo ai cumuli di neve fresca. A piedi, in religioso silenzio, non solo per la concentrazione prima della ricognizione e per il rispetto di queste cattedrali innevate, ma anche per la fatica e i dubbi che frullano nella testa. Tutti in fila, atleti davanti, addetti ai lavori dietro, e si raggiunge la seggiovia Wixi per arrivare alla partenza tradizionale, non ancora smantellata, a quota 2315.

LA COPIOSA NEVICATA NELLA PARTE ALTA – Nevica in maniera copiosa adesso, sono le 9.45, e ci si avvia in pista per raggiungere la partenza nuova per la ricognizione. Continua a nevicare, c’è mezzo metro di neve in pista e gli sci passano dalle parti ancora ghiacciate dalla barratura alla neve fresca. Numeri da circo e anche un campione come Aksel Lund Svindal perde il controllo e cade immerso nella neve. In pista tutti si interrogano se e quando si partirà, nonostante la partenza abbassata. Dopo le 10 la visibilità è ancora scarsa nella parte alta della pista, sotto il terribile salto dell’Hundschopf, che al momento è ancora chiuso. Per continuare l’ispezione del Lauberhorn sei obbligato ad attravesare una stradina di ghiaccio vivo.

IN RICOGNIZIONE SULLA MINSKANTE E IL CIELO SI APRE – Dopo la Minskante improvvisamente il cielo inizia ad aprirsi, la speranza di gareggiare regolarmente prende forma, si iniziano ad intravedere i primi sorrisi sui visi meno tesi dei poveri discesisti. La pista è ghiacciata, tutta barrata, anche se c’è ancora un po’ di neve riportata che i solerti uomini dell’organizzazione svizzera iniziano a spalare. Si scende sul Canadian Corner, quindi la Kernen-S, passaggi mitici del pendio elvetico. Alle ‘curve del superG’ ci fermiamo dal coach azzurro Lorenzo Galli che si confronta con Mattia Casse e Davide Cazzaniga e afferma: «Qui si passa un po’ più piano oggi, quindi zero timori reverenziali».

LA SPERANZA DI GHIDONI – Arriva anche il sole e prima dell’attacco della Ziel-S troviamo Alberto Ghidoni, il responsabile del team azzurro della velocità che sostiene: «Dura vincere oggi, mi aspetto però grandi cose da Christof Innerhofer, che deve rimanere tranquillo, Peter Fill, che può far bene ma in gara deve essere convinto come in prova, e da Dominik Paris, che non deve sbagliare un passaggio apparentemente facile ma dove ieri ha perso molto, ossia le onde dopo il Silberhorn». Finisce la ricognizione alle 11.20. E inizia il conto alla rovescia. Partenza 12.30: forza ragazzi…

Ultime notizie

Alta Badia, domani il gigante del 40° atto. Vinatzer numero 8, dentro Pizzato

Si rimane nel regno ladino della Coppa del Mondo, ma dalla Val Gardena eccoci...

Schieder esulta: «Che sogno il podio nella gara di casa. E sono più completo»

«Per me è davvero la gara di casa. Abito ad un quarto d’ora da...

La gioia di Saccardi dopo il podio in Coppa Europa in Val di Fassa: «Sto sciando forte»

Un altro podio per Tommaso Saccardi in Coppa Europa, un'altra conferma che lo stato...

Tommaso Saccardi 2° nello slalom di Coppa Europa in Val di Fassa dietro al francese Aulnette

Grande giornata di slalom sulla "Aloch" di Pozza di Fassa, che ha portato all'Italia...

Altro dal mondo neve

Alta Badia, domani il gigante del 40° atto. Vinatzer numero 8, dentro Pizzato

Si rimane nel regno ladino della Coppa del Mondo, ma dalla Val Gardena eccoci...

Schieder esulta: «Che sogno il podio nella gara di casa. E sono più completo»

«Per me è davvero la gara di casa. Abito ad un quarto d’ora da...

Von Allmen domina sulle onde gardenesi. Italia sempre sul pezzo: 3° Schieder, 6° Paris, 8° Casse, 12° Franzoni, 20° Alliod

L’Italia maschile della velocità continua a primeggiare. E lo fa con un team solido...