Lindsey Vonn ha rilasciato una lunga e intensa intervista alla TV svizzera SRF, toccando svariati temi legati al suo ritorno in gara a 40 anni e non solo. «Il 99% delle persone si è detto felice del mio ritorno. Sono orgogliosi di me per aver tentato un’altra volta, con il mio corpo, alla mia età. L’altro 1% ha detto che ero pazza. Non mi interessa. Lo faccio per me, solo per me», le sue parole.
Alla fine a St. Anton si è classificata al 4° posto in superG, suo miglior risultato dal rientro. E ha smentito i critici che avevano messo in dubbio le sue capacità dopo 6 anni.
Il ritorno allo sci è diventato una possibilità per Vonn dopo l’operazione, spiega la 40enne fuoriclasse del Minnesota. Nel febbraio 2024 le è stata inserita una protesi al ginocchio destro. Un anno prima, aveva realizzato il sogno di una vita e aveva sciato di notte sulla Streif. Ma la Vonn si era anche resa conto in quel momento che con il ginocchio destro danneggiato – tra l’altro si era lacerata un legamento crociato – lo sci agonistico poteva essere solo un’illusione.

Dopo l’operazione, è cambiato il mondo. Lindsey ha capito, durante le prime sessioni di allenamento, che le sensazioni erano migliori di quanto sperasse, così come la stabilità. Ma non è tutto: «Tecnicamente sono forse anche meglio degli ultimi anni della mia carriera», ammette oggi. La velocità, comunque, non è mai venuta meno. E poi: «Ho sofferto a lungo, non potevo sempre fare pressione sul ginocchio destro. Ora posso farlo, ed è una sensazione completamente nuova».
Lindsey non ha rimpianti per il suo ritorno, anzi: «È molto divertente. Ho aspettato a lungo per avere di nuovo questa velocità. Ogni giorno è qualcosa di nuovo. Mi sento libera nella mente e nel corpo. Non sento dolore, mi sto solo divertendo». Ciò che stupisce, alla luce della consapevolezza che Vonn è già in grado di tenere il passo delle migliori, è che fondamentalmente si trova in una sorta di stagione di prova, «la prossima sarà un’altra storia». Vonn sente di non avere nulla da dimostrare: «Sono totalmente felice, non devo più realizzare nulla».
Un’eventuale medaglia olimpica a Cortina sarebbe quindi solo «la ciliegina sulla torta». La Vonn ne è certamente capace. Senza pressioni, ma con divertimento e un ginocchio resistente. E se le cose continuano così, anche con un numero di partenza nettamente inferiore al 31.