In slalom Zuzulova dominatrice a Flachau, ma non sono sorpreso, anzi me l’aspettavo. Pista perfetta per Veronika, che è stata potente, precisa, scorrevole in entrambe le gare. La svolta secondo me l’ha avuta a Santa Caterina, con quella grande rimonta nella seconda manche. Da lì è cambiata la sua stagione. In questo momento mi pare che lei, Strachova, Vhlova e Hansdotter si stiano ‘staccando’ dalle altre. Piccolo passo indietro per Nina Loeseth, dopo la vittoria, e anche per Wendy Holdener, che pensavo fosse pronta per il primo successo. Deve a mio modo di vedere correggere un difetto tecnico, l’ultimo passo verso la vittoria: quando arriva sul palo, dopo l’ingresso curva, accentua la pressione dello spigolo quasi con un colpo di ginocchia, invece di toglierla, questa pressione. E’ lo stesso difetto che la limita anche in gigante, un peccato.
PORTE LARGHE – In gigante mi aspettavo ancora qualcosa di più da Federica Brignone. Il podio va bene, ma avrebbe potuto vincere altre gare quest’anno, dopo Soelden. Poteva fare meglio nella prima manche in Austria, in una gara secondo me anche adatta alla sue caratteristiche. Il bicchiere per me è mezzo pieno, non completamente pieno, perché ormai la considero una che deve puntare a vincere ogni gara. C’è ancora qualcosa che le manca per un ulteriore passo avanti, forse è un problema mentale. Ogni tanto, è vero, si ripresenta qualche retaggio del passato, quando resta bassa con la spalla e magari allunga ancora un po’ le curve, ma in generale quest’anno mi sembra molto migliorata tecnicamente. A parte la prima gara, non riesce però ancora a fare due prove perfette, c’è ancora qualcosa che le impedisce di focalizzare meglio la sua azione. Deve gestire meglio le energie secondo me e lavorare sulla testa già dal giorno prima della gara. E’ un peccato perché per il resto ci siamo, è pronta per vincere sempre.
COPPA – Giornata da dimenticare praticamente per Gut e Vonn. A qualcuno Lindsey è sembrata stanca, forse un po’ impaurita. Io credo che dopo le precedenti uscite, ad Aspen e Lienz, ha un po’ timore di spigolare ancora in questa disciplina. Poi certo c’è da dire che non si è preparata per tutta l’estate e il gigante è stato un po’ trascurato, per cui non si può neanche pretendere che sia sempre al top. Ma se avesse sciato un po’ più tranquilla a Flachau, sarebbe entrata nelle dieci facendo un affare. Lara secondo me già nella prima manche non ha sciato come può, ha portato a casa un quarto posto soprattutto di grinta, ma quando la vedo con il sedere basso e soprattutto ‘spazzolare’ in entrata curva allora in quei momenti mi ritorna in mente la Gut dello scorso anno, in gigante. Però per lei Flachau può rappresentare una lezione importante.
ALTRE – Sono contento per Marsaglia, ne ho già parlato, perché è una ragazza seria, mi pare anche umile, che lavora tanto e merita questi risultati. Io credo che sia pronta per il podio, febbraio sarà un mese molto importante per lei. Attenzione invece a Rebensburg, sarebbe clamoroso se rientrasse in gioco per la Coppa generale. E’ a 210 punti da Vonn e a 260 da Gut, non è facile, ma sta benissimo. A Courchevel ha svoltato e ora arriva Cortina dove è già salita sul podio in discesa. In Francia le hanno cambiato lo sci da gigante, ha trovato un modello diverso con il quale subito si è trovata bene. Il suo ‘ritorno’ potrebbe aggiungere ulteriore ‘pepe’ alla sfida Vonn-Gut. Vedremo.