La Rebensburg vince il gigante di Aspen
Cielo sereno e sole splendente sul Colorado. Purtroppo, però, l’ombra è scesa velocemente su tutto il pendio, creando non pochi problemi di visibilità alle ragazze sui cambi di pendenza della Lower Ruthie’s, tracciata dell’allenatore azzurro Stefano Costazza.
Seconda manche ‘monstre’ per la tedesca Viktoria Rebensburg, autrice del miglior tempo e capace di recuperare dal quinto posto della prima discesa. Impressionante soprattutto la progressione nel tratto finale, in cui è riuscita a dare la stoccata finale a Elisabeth Goergl, leader dopo la prima discesa, che era partita con 95 centesimi di vantaggio. Terzo posto per Julia Mancuso, davvero in ottima forma in questo inizio di stagione. Quarto posto per la sempre più convincente Anna Fenninger, quindi Lara Gut e Denise Karbon. L’azzurra è partita molto forte, facendo segnare un tempo interessante al secondo rilevamento. Poi ha toccato con uno scarpone il pendio, ha rischiato di scivolare via, è rimasta in piedi per miracolo e si è irrigidita, perdendo fluidità nelle ultime curve. Buono, comunque il suo risultato, che le darà morale per il prosieguo di stagione. Le altre italiane hanno riscattato parzialmente la prima manche e sono riuscite a recuperare posizioni. Irene Curtoni ha fatto segnare un gran tempo parziale (secondo solo alla Rebensburg per un centesimo), risalendo fino al sedicesimo posto, ma soprattutto grande gioia per Lisa Magdalena Agerer che dopo aver conquistato la prima qualifica in carriera, ha concluso al diciassettesimo posto. Un po’ più in difficoltà, purtroppo, Manuela Moelgg (diciannovesima), sempre bloccata dal dolore alla schiena, e Giulia Gianesini (ventitreesima), che continua nella cronica difficoltà di esprimere in gara i propri valori tecnici. Più soddisfatta Nicole Gius, qualificata con il trentesimo tempo alla seconda manche (partita con il 53) e ventesima al traguardo