Il fassano è pazzo di gioia dopo aver domato il Chuonisbargli
Quando meno te lo aspetti, quando non ci credi ancora. Quando sai che stai crescendo, recuperando, quando la forma cresce ma non ti fidi completamente. Quando nella tua testa, e nel tuo cuore, mentre ti affacci dal cancelletto di partenza del Chuonisbargli e sai di aver fatto un podio, tre in tutto nella tua carriera, non immagineresti nemmeno per un attimo di essere primo, vincitore, davanti, numero uno assoluto. E per la prima volta.
PRIMA VOLTA – Invece Stefano Gross ha recuperato dalla quinta posizione e ha vinto. Anzi ha stravinto, ha trionfato. Per poco, per qualche centimetro, ma oggi ad Adelboden ha conquistato la vetta del mondo con il miglior risultato di sempre. Per questo è un trionfo sensazionale. Ha vinto ‘Sabo’ e la sua vittoria non è certo un caso. Tante volte è stato sfortunato. Ve lo ricordate dopo il quarto posto delle Olimpiadi nella notte russa di Sochi quando è stato l’ultimo a raggiungere il villaggio olimpico e se ne stava tutto solo a guardare il pendio di gara? Un quarto posto che bruciava, un quarto posto che è stato come un sogno svanito per un niente. Era ad un paio di metri, forse anche meno, bastava un soffio, un alito di vento, un battito d’ali: ma oggi sul Chuonisbargli quello che a Sochi è stato negato è ritornato. Una vittoria straordinaria, anche perchè prima di Madonna di Campiglio è stato fermo ad oltranza per un lancinante mal di schiena. Finisce il tripudio del podio, i festeggiamenti, le premiazioni.
FINALMENTE NUMERO UNO – Poi ‘Sabo’ sostiene: «Prima o poi dovevo arrivare. So solo io quanto fai fatica a dare il meglio se hai problemi fisici. Ho provato di tutto, da qualche giorno finalmente sono a posto ed è arrivato questo grande risultato. Mi mancava la vittoria dopo tre podi in carriera, uno proprio qua ad Adelboden, questo trionfo fa chiudere un cerchio. Ora sono davanti, finalmente primo. Il lavoro paga, sapevo di andare forte ma mi mancava il risultatone per fare la differenza. Per cinque centesimi ho perso una medaglia olimpica, ora per due ho vinto in Coppa del Mondo. Ci voleva proprio». Parole da campione. Grazie Sabo e non fermarti qui ora! E come dici tu, ora lo urliamo anche noi: «Vamossss!»