Val d’Isère – Il vero obiettivo deve essere il podio

«Buone prestazioni, ma il podio, vero obiettivo, non arriva…»

Intanto: brava Federica Brignone: tre giganti, una vittoria, due podi e il pettorale rosso! Un bravo anche a Gianluca Rulfi…è da un po’ che provano a lasciarti a casa, ma tu punti i piedi con la forza dei risultati!

BUONE PRESTAZIONI MA NIENTE PODIO – Dal weekend maschile, invece, ancora buonissimi risultati, ma nessun podio per gli azzurri. Buona la squadra di gigante, ancora una volta tanti i qualificati, ma nessuna memorabile prestazione. Non voglio passare per ipercritico nei confronti di atleti e di un mondo che ho, a malavoglia appena lasciato, quindi cerco di spiegare meglio le ragioni delle mie affermazioni. Lo scopo di una federazione, oltre a promuovere lo sport in generale, è quello di vincere medaglie alle Olimpiadi e in seconda battuta ai Mondiali. E per ottenere ciò, bisogna abituarsi a farlo in Coppa del Mondo. Ebbene, in questi primi tre giganti della stagione, nessuno dei nostri atleti ha fatto intravedere prestazioni da medaglia. Certo, un podio può arrivare per caso, per situazioni contingenti venutesi a creare, ma di fatto nessuno dei nostri ha dimostrato un potenziale di sciata all’altezza di tale scopo e neanche Roberto Nani, quello che sulla carta sembrava più avviato al raggiungimento dell’obbiettivo. Addirittura, in tutti gli altri sport, la federazione convoca gli atleti solo ed esclusivamente per Mondiali e Olimpiadi, delle restanti gare si occupano le società di appartenenza. Nell’atletica, nel nuoto, nel canottaggio, ecc…non arrivare nei primi nove vuol dire non partecipare alla finale; immaginate se nessun italiano, alle prossime olimpiadi estive, si qualificasse per le finali… Apriti cielo!

GRANDE BORSOTTI ED UN APPLAUSO A MAURBERGER – Detto questo, massimo rispetto per le prestazioni di alcuni dei nostri: grandissimo Giovanni Borsotti che ha avuto il coraggio di osare come nessuno, bravo Simon Maurberger a qualificarsi (facile dirlo a posteriori, ma te e Alex Zingerle vi avrei convocati prima… In Corea sarà più facile vedere voi che Massimiliano Blardone, Manfred Moelgg, ecc..). Grande Luca De Aliprandini (al rientro da una stagione di infortunio) ha veramente osato, buona comunque la qualifica di Riccardo Tonetti, prestazione normale di Moelgg (in gigante sarà dura ritornare!), infine solito compitino per Florian Eisath (cosa chiede ancora dalla sua carriera se non un podio?).
In generale, come detto, nessuno ha dimostrato una sciata a livello dei Top, né tecnicamente (neanche più il Davide Simoncelli degli ultimi anni usava un’entrata curva cosi ‘intraversata’) nè come spirito, troppo facile sciare per rimanere nei trenta, in squadra, nel gruppo sportivo. Purtroppo per noi, non ci sono più solo Hirscher (sempre immenso), Ligety (improponibile sabato), Pinturault (n.p.) e Fanara (uscito), ma altri atleti stanno crescendo di gara in gara, iniziando ad essere avversari pericolosi.
Felicissimo se sarò totalmente smentito la prossima gara, la Badia, in casa. Coraggio e a tutta ragazzi!

ITALIA: IN SLALOM VA MEGLIO – Discorso totalmente diverso per lo slalom. Si torna in pista dopo 266 giorni (22/3 data delle finali di Meribel), sì, è questo il tempo passato dall’ultimo slalom, una totale assurdità!!!
Bene gli Italiani! Tutti dimostrano di essere competitivi con una tecnica all’altezza dei migliori. Bene Giuliano Razzoli, era un podio certo, un po’ sfortunato a causa di un palo che si rompe e lo distrae; stessa situzione creatasi per Pinturault. Solo in Val d’Isere usano pali di questa marca, il materiale, in questo caso, non era all’altezza ed ha in parte rovinato la gara!
Discreti Patrick Thaler e Manfred Moelgg, a tratti dimostrano di esserci e di poter dire ancora la loro. Buona comunque la qualifica di Riccardo Tonetti. Peccato per Stefano Gross, bisognerà scacciare subito i fantasmi.
L’impressione generale, dopo solo una gara, è di una squadra competitiva anche se, non è arrivato il podio. Attenzione, però, alcuni sono andati fortissimo! Lo scorso anno, a mio parere, lo slalom maschile in generale, era rimasto tecnicamente fermo: Stefano Costazza diceva che le cause fossero da ricercare nelle condizioni gara non sempre perfette. Quest’anno un Kristoffersen veramente stratosferico ha subito alzato l’asticella, Hirscher l’ha subito imitato, altri per provarci sono usciti, vediamo chi nel prosieguo della stagione riuscirà a seguirlo in questa strada! Ora Campiglio…. alè!

 

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