Lara di ieri e di oggi. La Gut è passata dalla gloria del 2016 agli infortuni, per poi attraversare stagioni difficili, diventare nel frattempo Gut-Behrami (dopo il matrimonio con il calciatore) e tornare ad altissimi livelli. Una doppia carriera per la campionessa ticinese che ha vinto la Coppa del Mondo nel 2016 e che quest’anno sta di nuovo facendo sognare. Come una volta, a suon di curve tirate a tutta velocità e di risultati quasi sempre da podio. Ai Mondiali di Cortina d’Ampezzo è stata senza dubbio una delle grandi protagoniste. Tre medaglie, tra cui spicca anche l’oro in gigante, una disciplina che negli ultimi anni le aveva voltato le spalle. La ragazza che vinse nel 2016 ora è diventata signora che può far saltare il banco. Come in passato.
Il fine settimana di Passo San Pellegrino ha un valore estremamente elevato per Lara Gut-Behrami. Vale la coppa di specialità in superG, il sorpasso e l’allungo in classifica generale. Le nevi della Val di Fassa sono oro per la ticinese: tre occasioni che possono valere fino a 300 punti, contro la slovacca Petra Vlhova che non sta più dominando come a inizio stagione e che nonostante i grandi passi avanti fatti in velocità per certo in questi tre giorni lascerà sul campo punti nei confronti di Gut-Behrami.
L’elvetica, che a inizio stagione non rientrava nella rosa delle favorite per la Coppa, ci rientra con prepotenza ma prima di tutto con merito. Perché dopo tanta fatica è tornata lassù in alto, dov’era nel 2016 quando vinse la sfera davanti alla stella Lindsey Vonn. E anche in quella occasione si prese la coppa di superG. A distanza di cinque anni lo scenario è lo stesso e l’intenzione è chiara.