Questa è solo la prima gara e ci servirà a capire se il lavoro che abbiamo svolto funziona. Queste erano le parole di Roberto Lorenzi alla vigilia. Possiamo dire che la prima manche del gigante maschile su un Rettenbach ancora più difficile di ieri è andata. Come? Bene per Luca De Aliprandini che è a mezzo secondo dalla vetta in una classifica corta e che sul muro ha fatto qualche sbavatura di troppo, come lui ha ammesso poco dopo. «Sono partito bene – spiega -, peccato poi perché da metà muro non sono più riuscito a recuperare il tempismo e la linea. Sopra e sotto bene». È nono, ma vuol dire poco perché la classifica è cortissima. I primi tre sono chiusi in 10 centesimi: c’è Gino Caviezel davanti a Zan Kranjec e Henrik Kristoffersen. Con 15/100 di ritardo Alexis Pinturault è quarto. È un gigante bello e aperto, è un avvio di Coppa scoppiettante. L’Italia risponde presente con Finferlo e qualifica altri tre atleti. Il veterano Manfred Moelgg, tredicesima volta sul Rettenbach, è ventesimo a 1”46, Giovanni Borsotti è due posizioni più indietro a 1”71. Poi c’è la notizia di un Roberto Nani ritrovato: centra la qualifica con il 24° tempo e con il pettorale 34. È un risultato che non otteneva da Garmisch 2018. Di tempo ne è passato, di difficoltà ne ha passate, ora un buon punto di partenza. Qui a Soelden, Roberto Nani, aveva fatto segnare un quarto posto. Era l’ottobre del 2015. Appena fuori dalla zona di qualificazione Daniele Sorio, che conclude 33° a 2”39 e fallisce il passaggio di un nulla. Sei centesimi per l’esattezza. Molto indietro Stefano Baruffaldi (52°) e Tommaso Sala (53°). Seconda manche alle 13,15, in diretta su Raisport ed Eurosport.
