Delirio per i 40.000 di Wengen: è doppietta svizzera nella discesa sul Lauberhorn. Pista ancora più veloce per il vento che soffiava di primo mattino, facendo ritardare la partenza della gara. Primo Marco Odermatt, secondo Franjo Von Allmen, entrambi sotto i 2.23, nuovi record del tracciato.
Odermatt ha messo insieme i pezzi dopo il superG di venerdì: ha fatto la differenza sul salto dell’Hundschopf e poi nella Kernen-s, il migliore di tutti con una velocità che mantiene anche nelle curve finali. Von Allmen si deve inchinare al capitano, confermando comunque il suo feeling con la velocità in questo avvio di stagione. 37 i centesimi tra i due.
Per un po’ ci ha creduto Miha Hrobat: la sloveno con l’1 ha fatto una gara pulita, regolare, arrivando a 57 centesimi, togliendo la gioia del podio a Dominik Paris per 12 centesimi.
«Sono contento, sento il feeling sotto i piedi: ho sciato bene e mi diverto sciare; ho cercato di spingere, sta crescendo anche la confidenza, non sono così lontano». Già, il distacco finale è di 69 centesimi, gli stessi che Domme ha rimediato nel secondo settore…

Segnali importanti per Florian Schieder che conferma il suo feeling con Wengen (quarto nel 2024) e ritrova la top ten, decimo a 1.37. Meno preciso rispetto alle prove, invece, Mattia Casse che è tredicesimo a 1.73. A punti Benjamin Jacques Alliod, 28°, oltre la trentesima posizione Giovanni Franzoni 33°, Christof Innerhofer 35° e Nicolò Molteni 46°. Out Gregorio Bernardi.
Due brutte cadute: Vincent Kriechmayr finisce nelle reti nel finali, si rialza e torna su uno sci solo al traguardo, ma poi zoppica vistosamente. A Blaise Giezendanner invece sembra cedere il ginocchio e viene portato via in elicottero.
