Vinatzer: «Vittoria frutto di un ottimo lavoro. Grazie a Nadia e Christoph, i miei genitori». Il punto di Saracco

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Classe e talento. Semplicità, entusiasmo, voglia di lottare perché lo sci è amore e non sacrificio, o meglio, sacrificio in amore. Classe ’99, ladino, gardenese, atleta del gruppo Coppa Europa di Roberto Lorenzi e Roberto Saracco (che ha tracciato la seconda frazione, quella del definitivo trionfo). Aveva, forse ingiustamente, lo scorso anno la croce sulle spalle dello sci alpino delle discipline tecniche. Sembrava caricato di troppe responsabilità che lo hanno portato poi a una convocazione olimpica tanto discussa, anche se poi risultata comunque una esperienza costruttiva. E allora eccolo Alex Vinatzer, splendido vincitore oggi del secondo slalom della stagione di Coppa Europa sulle nevi della Lapponia finlandese di Levi.

ECCO ALEX – E’ appena finita la gara e Alex, con la serenità che lo contraddistingue, ci fa sapere: «Sono contento, davvero soddisfatto, oggi è un grande giorno. Stavo bene, ho sciato con scioltezza e consapevole che dovevo attaccare a tutta per fare la differenza, dal momento che il pendio e la tracciatura non erano particolarmente esigenti. E’ venuta fuori una prestazione molto positiva. Sotto pressione? No, avevo solo bisogno di allenarmi meglio, effettuare la preparazione con più tranquillità. La determinazione e la consapevolezza ci sono sempre state. Abbiamo lavorato molto bene con i tecnici azzurri e questa vittoria è frutto anche di questo. Tante persone ringrazio, in particolare i coach azzurri e Marco Senoner a casa, ma soprattutto i miei genitori Nadia e Christoph che mi hanno sempre sostenuto nella mia avventura e sono venuti incontro alle mie esigenze». E allora tutti in piedi per Alex: magica vittoria davvero in Lapponia! 

Vinatzer ©Lucianaz

IL PUNTO DI SARACCO – Ecco Roberto Saracco il referente di slalom e gigante del team azzurro Coppa Europa: «Alex ha fatto una grande gara, sapevamo della sua condizione brillante. Continua a crescere, ha ancora margine e la cosa che più stupisce è quella gestione dell’attrezzo continua e sempre verso la massima pendenza. In Coppa del Mondo partirà intorno al 35 o poco più, ha guadagnato almeno una trentina di posizioni con questa vittoria. Peccato per Federico Liberatore. Stava andando molto bene ma è caduto. Era da podio. Fra le note positive Fabian Bacher, Giuliano Razzoli e un Hannes Zingerle che cresce. E poi che seconde manche pazzesche quelle di Francesco Gori ieri e Hans Vaccari oggi, hanno guadagnato un’infinità di posizioni. Insomma, la squadra c’è, avanti così e punteremo a migliorarci ancora». 

Francesco Gori e Roberto Saracco ©Gabriele Pezzaglia

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