Tra bici, lavoro a secco e primi giri sugli sci: Bassino prepara la nuova stagione

Primi due giorni sulla neve per Marta Bassino, la scorsa settimana a Les 2 Alpes per ritrovare sensazioni e mettere a punto i materiali, soprattutto gli scarponi. Poi il rientro in Italia per due eventi: la presenza a Cuneo alla vigilia della granfondo La Fausto Coppi per parlare di Speed Opening e ciclismo e la tradizionale giornata in pista a bordo delle Audi. Subito dopo, con ogni probabilità, Bassino tornerà sul ghiacciaio francese insieme a Daniele Simoncelli e Gianluca Petrulli. 

Com’è andata la prima uscita sulla neve?
«Molto bene, il ghiacciaio è in ottima condizioni e sono contenta di aver ripreso a sciare. Sono ovviamente partita con il campo libero e i classici esercizi di addestramento a bassa velocità, più che altro per riprendere il ritmo e ritrovare gli equilibri». 

Nei tuoi allenamenti estivi, è presente anche la bicicletta?
«Sì, mi alleno spesso, ma non sono portata per giri molto lunghi. Non sono da uscite di resistenza, anche perché noi abbiamo bisogno di esplosività. In estate costruisco la base attraverso la preparazione atletica, il grande blocco di lavoro sugli sci avverrà come sempre nelle cinque settimane in Sudamerica (partenza per Ushuaia il 2 settembre, ndr)». 

Ti sei posta obiettivi per la prossima stagione?
«Io mi alleno di giorno in giorno, vedo le cose da vicino e a piccoli passi. Cercherò di arrivare pronta per il gigante di Soelden, per poi tenere il livello alto». 

Il Rettenbach sorge in quota, la Gran Becca di Breuil-Cervinia pure. Quanto cambia gareggiare in quelle condizioni?
«Soelden è la più faticosa a livello fisico, le due manche sono sempre toste e si arriva stanche al traguardo, vuoi perché è la prima gara e c’è sempre un po’ di tensione, vuoi perché sei ad alta quota. In velocità cambia lo sforzo, a Cervinia ci saranno due discese con tratti anche di scorrimento e le gambe bruceranno. In generale la quota ti fa “trovare lungo”». 

Sei campionessa mondiale in carica di superG, che cosa ti aspetti invece dalla discesa?
«L’ho sempre fatta questa specialità perché va di pari passo con il superG. Io parto dal gigante, ma sono migliorata molto anche in velocità. Spesso faccio le prove cronometrate per conoscere le condizioni, soprattutto in ottica superG. Continuerò come ho fatto nelle ultime stagioni: di volta in volta valuterò in base al feeling e al risultato delle prove. Se sento di avere delle possibilità, allora gareggerò in discesa, altrimenti sfrutterò il giorno della gara per allenarmi in altre specialità e ottimizzare i tempi». 

Henri Battilani, Marta Bassino, Benjamin Alliod a Cuneo

Lo Speed Opening di metà novembre, cambierà la vostra preparazione?
«Di solito dopo Soelden partivamo negli Stati Uniti perché avevamo una decina di giorni per sciare con gli sci lunghi. Quest’anno invece staremo in Europa, poi se Cervinia sarà pronta per fare allenamento sarà per noi una bella cosa». 

Quanto è importante avere piste dedicate alla velocità?
«Moltissimo, perché avere pendii preparati e lunghi non è mai facile, per questo che di solito andavamo a Copper Mountain. Avere la possibilità di sciare sulla Gran Becca ci permetterebbe di mettere i piedi su una pista nuova e poi di allenarci con gli sci lunghi». 

La Coppa del Mondo prevede viaggi lunghi. Quanto è faticoso?
«Non è mai facile, stiamo tanti giorni in giro per il mondo, soprattutto per chi come me gareggia in gigante e velocità: siamo impegnate tutti i fine settimana. La Fis sta cercando di radunare gli appuntamenti per aree geografiche e di venirci incontro, in questo modo evitiamo di sprecare energie perché gli spostamenti sono stancanti».

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