Thaler: 'Bello sapere di essere ancora davanti'

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Il 'nonno' di Sarntal: «Ragazzi seguite il mio esempio e non mollate»

Quinto. Ancora davanti, sempre con i big, costantemente a braccetto dei campionissimi delle ‘porte strette’. Una conferma, una dimostrazione di eternità, una presa di coscienza che, nonostante abbia ancora margine, è oggigiorno ancora il nostro punto di riferimento dello slalom. E’ Patrick Thaler, 36 ‘primavere’, anche sulla ‘Levi Black’ eccezionale protagonista. Il ‘nonno di Sarntal’ è soddisfatto dopo la prestazione sulle nevi lapponi

«CI SONO SEMPE»: –  «E’ vero, sono retrocesso una posizione, ma questo quinto posto ha un grande valore. Dopo un anno in cui vai forte, in cui sei fra i primi e sei preso ad esempio in squadra e fuori, dopo una stagione insomma da protagonista, parti sempre con delle perplessità. Ogni anno è più dura, il livello aumenta considerevolmente, ogni minimo errore lo paghi caro. E poi questa prima gara è un po’ come il primo giorno di scuola, non sai mai a che punto sei e, nel mio caso, se sei ancora al top. E invece è arrivata una importante conferma, nonostante due errori. Ho lasciato il podio per pochi centesimi perchè nella prima manche ho perso il ritmo fra il raccordo fra pianoro e parte finale, e poi nella seconda frazione in un dosso nella parte centrale sono stato largo di linea. Ci saranno altre occasioni per salire sul podio. Intanto sono davvero soddisfatto perchè è bello sapere di essere ancora davanti. Avevo dubbi? Un po’ si, è inevitabile perchè a questo livello basta pochissimo per ritrovarti indietro ad arrancare».

«RAGAZZI, NON MOLLATE» – Trentasei anni e mezzo, trentasette a marzo. Non finisce mai di stupire ‘Thali’. Un esempio straordinario, una bacchettata sulle mani a chi, nel nostro mondo, osa dare del vecchio a un ventenne che attraversa un anno di crisi. «Ragazzi, mai mollare. A trent’anni volevano farmi smettere, adesso eccomi qua ancora davanti. Ho fatto bene a non mollare e lottare ancora. Fatelo anche voi».
 

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