Il tennis americano ha dei divieti. E nello sci giovanile?

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Apro Tennis Italiano e leggo un servizio interessante sulle corde mono filamento, dove viene sottolineata la regola utilizzata dagli americani che vietano questo tipo di corde agli under 12 e ai giocatori non agonisti. Una scelta dovuta alla rigidità, capace di creare molte sollecitazioni al braccio e alla spalla. Per tutelare la salute dei giovani tennisti, gli americani hanno messo dei ‘paletti’, utili a salvaguardare le articolazioni.
Ho trasferito la questione al mio sport, allo sci, dove tutta una serie di cose dovrebbero essere controllate o vietate nelle categorie under 12 oppure under 14. I materiali sono troppo performanti, gli sci da gigante e da slalom preparati con un tuning inferiore a 0,75 millimetri, con magari l’aggiunta di un angolo a 86 o 87 gradi fatto a macchina, diventano estremamente precisi e vincolati alla neve, creando carichi spesso ingestibili e grosse sollecitazioni alle ginocchia, oltre ovviamente alle articolazioni e alla schiena. E poi gli scarponi: aggressivi, stretti, con plastiche dure e canting eccessivi, regolati da esperti di settore. In generale tutti questi fattori performanti creano carichi pazzeschi e microtraumi che non si evidenziato subito, ma che usciranno dopo qualche anno, con il rischio crescente di traumi ben più gravi. Arrivare integri e sani a 20 anni è fondamentale per poter aspirare a una carriera agonistica importante, per questo motivo non bisogna esagerare in età giovanile.
Ci sono però altre cose che andrebbero gestite in maniera differente. I carichi e le accelerazioni in fase di curva dovrebbero essere proporzionate al fisico di questi sciatori, senza sovraccaricare la schiena e le ginocchia. La lunghezza delle piste utilizzate dovrebbe rispecchiare le capacità prestative degli under 12 o 14 e anche la differenziazione delle tracciature tra uomini e donne sarebbe importante.
A volte invece l’attività è orientata solo ai risultati, trascurando la tecnica e svariate esperienze motorie fondamentali, con successivi limiti e lacune che difficilmente verranno colmate. Inoltre va calcolato il numero delle gare, così come la lunghezza delle trasferte, tutti fattori che vengono registrati nella memoria di questi giovani atleti.

Articolo tratto da Race ski magazine 147 di dicembre 2017. Se vuoi acquistare la copia o abbonarti visita il nostro sito.

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