Taglia il traguardo della Olympiabakken di Kvitfjell. Nella finish area si catapultano i suoi compagni di squadra e anche i suoi colleghi stranieri. Lo innondano di spumante e birra, mente lui alza le braccia al cielo e forse per qualche secondo ripensa a questi infiniti, lunghissimi 18 anni di Coppa del Mondo. Ha detto basta il trentasettenne velocista della Val Passiria. Ha chiuso un cerchio proprio sulla sua Olympiabakken, che lo ha visto quattro volte sul podio (10 podi totali in carriera). L’ultima volta quattro anni fa sul podio norvegese: terzo in discesa. Tre i trionfi: due in superG (Gardena e Aare nella stagione 2009) e una discesa, Kvitfjell 2008. Una carriera eterna, fatta di polvere e altare, di gioie e dolori, di vittorie e sconfitte. Un duro a morire, un lottatore. Una carriera fatta anche di incomprensioni, come quando nelle ultime stagioni dove non voleva mollare ha affermato di sentirsi abbandonato dal suo mondo. Werner oggi ha tagliato per l’ultima il traguardo in Coppa del Mondo.
ECCO WERNER – Eccolo a caldo, un fiume di ringraziamenti: «Ho vissuto momenti mozzafiato e ho incontrato innumerevoli persone che mi hanno ispirato, vedendo posti meravigliosi. Ora è arrivato il momento di aprire un nuovo capitolo della mia vita, con gioia e speranza. Dopo 205 gare di Coppa del mondo ecco la mia ultima volta, che ho vissuto con orgoglio e malinconia, nella consapevolezza che sia la cosa giusta da fare». Ancora Heel: «Un pensiero speciale, il primo, alla mia fidanzata Manuela, al fan club, ai compagni di squadra, ai tutti i tecnici, allo sci club Passeier, alla Fisi e alla Fiamme Gialle. E poi agli sponsor, alle aziende di tutti i materiali, indispensabili per i miei successi».