Tenere duro. Crederci. Saper di averlo quel colpo in canna. Perché ne sei consapevole di valere, perchè te lo senti, perchè te lo dicono, ti spingono, ti incitano. Poi ci si mettono due infortuni e uno dove per poco rischi di non sciare più con una gamba macellata. Ma senza intoppi, senza problemi e senza di conseguenza preparazioni a singhiozzo, a intermittenza, Gugu Bosca ha finalmente iniziato la sua scalata verso l’alto livello. Ha preso le misure due anni da in Norvegia Gugu Bosca con un nono posto in discesa e l’anno scorso nono a Cortina in superG: quest’anno ha brillato con continuità finalmente. Due volte a ridosso dei 15 a Kitzbuehel sulla Streif, tanta roba. E poi il 10° posto in superG in Gardena, dopo un errore che lo ha scalzato da un podio davvero probabile. E quindi un quinto posto sul Lauberhorn di Wengen sempre in superG.
E a Garmisch un altro passo avanti. E che passo per il magico Guglielmo Bosca, il ’93 milanese trapiantato a Courmayeur: sul sale bavarese di Garmisch Partenkirchen è splendido secondo: favoloso podio sulla Kandahar 1, solo il francese Nils Allegre è davanti (primo podio e di conseguenza prima vittoria per il transalpino): 18 centesimi ll distacco fra i due, battuti i mostri sacri Marco Odermatt (4°) e Cyprien Sarrazin (10°).
Sul podio terzo lo svizzero Lois Meillard a 25 centesimi ad Allegre. Dicevamo 4° Odi, poi 5° l’austriaco Vincent Kriechmayr, 6° il norvegese Adrien Sejersted, 7° lo svizzero Stefan Rogentin e 8° il nostro Dominik Paris. Mattia Casse 16°. Christof Innerhofer 29°. Giovanni Borsotti 41°, Giovanni Franzoni 43° Benjamin Alliod 54°. Domani secondo superG in Germania.