Il più veloce nella prima prova cronometrata della discesa Matterhorn Cervino Speed Opening è stato l’austriaco Otmar Striedinger, che ha completato il primo allenamento ufficiale con il tempo di 2’05”93, saltando una porta, così come l’italiano Benjamin Alliod, secondo tempo in 2’06”25. Terzo crono per l’elvetico Niels Hintermann a 37/100, con quarta e quinta prestazione per l’italiano Florian Schieder (+0,55) e il cileno Henrik Von Appen (+0,99). «Devo dire che mi sono divertito molto, c’è qualche salto bello, ma ovviamente con questa neve non si va così forte – racconta Florian Schieder – È però stata una giornata divertente. La differenza la si può fare nel tratto basso, dove c’è una curva abbastanza secca». Gli altri italiani: 9° Mattia Casse, 22° Dominik Paris, 42° Giovanni Borsotti, 43° Guglielmo Bosca, 52° Pietro Zazzi, 60° Nicolò Molteni, 62° Giovanni Franzoni e 68° Christof Innerhofer.
«É difficile per tutti capire bene una pista che dobbiamo ancora studiare – ha detto Dominik Paris -. La prima prova comunque è fatta, c’è qualche saltino abbastanza carino. Nel primo tratto si ghiaccia e la neve è molto fredda e lenta, non c’è molta velocità in generale. È abbastanza facile da sciare e se non fai tanto bene perdi subito tanto. Nella parte centrale ci sono onde ed è facile sbagliare. Tanti hanno saltato una porta, per questo hanno avuto più velocità. La parte finale è un po’ piatta, i salti forse avrebbero dovuto lanciare un po’ di più. Comunque, come prime sensazioni, la pista va bene».
Questa prima sessione di allenamento è stata di grande importanza anche per gli organizzatori, che hanno potuto definire gli ultimi dettagli sui sistemi di cronometraggio, il posizionamento delle telecamere e l’organizzazione generale. Soddisfatto della sua prova il giovane Alliod, che sogna l’esordio sulle piste di casa. «Ho saltato una porta, ma sono comunque soddisfatto della mia sciata – spiega il valdostano – Potevo sicuramente fare meglio sul muro, punto in cui poi sono uscito dalle linee ideale, si può migliorare anche nella parte più alta».