Sorrisi e amarezza per Paris: «Bene, ma peccato per qualche errore»

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SOELDEN – Tranquillo e rilassato, Dominik Paris dà l’idea di essere davvero spensierato. Gira in zona mista, sorride e parla con tutti. Ha rotto il ghiaccio sul Rettenbach, non tanto per indossare “solo” il pettorale, quanto per far vedere i suoi progressi nella disciplina e per gareggiare in due manche. Ma anche questa volta è stato fuori di un nulla. «Aaah, peccato!» sono le sue prime parole. «Per poco, ho commesso due errori e il tempo si è alzato subito – racconta – Con questa neve abbastanza facile, con parecchio grip, ogni mezza frenata e sferzata la paghi. Peccato».

Ti aspettavi questo livello?
Nessun tentennamento… «Sì, ma sapevo anche che ci sarebbe voluto qualcosa in più, la manche perfetta, è mancato quel po’ per renderla tale e poter quindi partecipare anche alla seconda».

Dominik Paris insieme a Peter Fill, in ricognizione sul Rettenbach ©Fisi/Pentaphoto

Ora che è stata annullata la tappa Zermatt-Cervinia, quali sono i tuoi programmi?
«Riposo, oggi ho faticato tanto – ridendo aggiunge – Ho avuto tanti pali da fare, di solito faccio due giri così… Settimana prossima faremo qualche allenamento, non so ancora dove. Lo valutiamo a breve, altrimenti resto a casa e mi preparo a partire per Copper Mountain».

Tutto più snello, senza lo Speed Opening?
«Sono quasi contento così, era una cosa impossibile questa volta: in inverno non ha nevicato, in estate ha fatto caldissimo, anche qui oggi sembra di essere in estate. Un periodo difficile, quindi se non hai la pista intera, preparata e fatta bene, è inutile fare una gara. Se non hai larghezza, non puoi mettere le reti, è tutta una conseguenza. Ci vuole la neve, se non c’è non facciamo le gare, purtroppo è così e non possiamo farci nulla».

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