Sofia Goggia, ancora lei. Sempre più determinata, sempre più pettorale rosso. Detta legge anche nella discesa di Coppa del Mondo di Crans Montana. Semplicemente la più forte nella velocità in questo momento: tre vittorie e un secondo posto in quattro discese. Gara posticipata con oltre due di ritardo rispetto all’orario originario per la neve caduta nella notte e poi con partenza abbassata a quella del superG per il vento (in pratica cinque porte in meno). Vento che si è fatto sentire anche in gara con uno stop dopo dieci discese.

«Ho beccato vento durante tutta la discesa, ero contenta della mia prestazione e della luce verde al traguardo, ma non avrei immaginato di poter vincere. Dopo il vento è calato, ma la neve era più collosa, già con me iniziava a cambiare, ma in una gara corta come questa ci sono pochi punti dove fare la differenza, non è mai semplice gareggiare in condizioni così diverse, penso di averla capita bene. Sono contenta e concentrata per domani».
Seconda Ester Ledecka che ha sciato pulita, ma si è dovuta arrendere per 20 centesimi, con terza, ormai abbonata al podio, la statunitense Breezy Johnson. Quarta Petra Vlhova che mette in cascina punti pesanti per la generale con Michelle Gisin fuori dalle trenta.
Ma a Crans Montana anche tanta Italia: Federica Brignone ama questa pista, lo sappiamo e chiude al nono posto, prima top ten in Coppa del Mondo per Nadia Delago; altre due azzurre nelle 15: Elena Curtoni dodicesima e Laura Pirovano, quindicesima.

