Sofia Goggia e Giacomo Bertagnolli hanno ricevuto il tricolore olimpico dal Presidente Mattarella

Consegnate al Quirinale le bandiere italiane in vista dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Pechino 2022: dalle mani del Presidente Sergio Mattarella, a Sofia Goggia e Giacomo Bertagnolli, i due azzurri che guideranno le squadre italiane in Cina.

«Grazie Presidente – ha detto il numero uno del Coni Malagò – perché oggi ci riceve ancora una volta e perché ci ha sempre saputo testimoniare la sua affettuosa e competente vicinanza allo sport italiano. Sofia Goggia sarà la nostra portabandiera, una scelta voluta perché vincitrice di una medaglia d’oro, come Arianna Fontana a PyeonghChang. Michela Moioli sarà invece l’alfiere di una cerimonia di chiusura mai così importante per il passaggio della bandiera tra Pechino e Milano Cortina. È stato un anno incredibile, i numeri dicono tutto».

E Sofia Goggia si è distinta ancora una volta nelle sue parole. «Presidente, mi piace pensare che questo ruolo non parta solo dall’oro olimpico. Ricordo la telefonata dopo l’infortunio subito prima dei Mondiali di Cortina. Mi esortò a guardare oltre, a cercare nel mio cuore per trovare la forza di superare gli ostacoli. Quando ho ricevuto la telefonata del presidente Malagò era orgogliosa e anche un po’ impaurita. Essere portabandiera non vuol dire solo sventolare il tricolore ma essere garante di valori etici e non solo sportivi. Sono emozionata ma le prometto che cercheremo di dare il meglio e di onorare il ruolo che rivesto orgogliosamente».

Chiusura con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, primo tifoso dello sport italiano. «Con alcuni di voi ci siamo incontrati altre volte e anche idealmente nei video di presentazione di Milano-Cortina. A Pechino sarete accompagnati dall’affetto degli italiani. Sarà un’avventura affascinante e l’augurio che vi faccio è quello di cogliere anche questa straordinaria occasione. Avete tante aspettative ma quella più importante è di confrontarsi con nuovi orizzonti, sfidando i limiti. Complimenti e auguri. Lo sport di eccellenza rappresenta il Paese ed è fondamentale perché avvicina i giovani alla pratica sportiva, alimentando un giacimento di nuovi campioni per il futuro. Vorrei sottolineare anche i meriti dello sport paralimpico, in questi anni è cresciuto molto grazie ai protagonisti che lo fanno eccellere. Rappresentate davvero il Paese, olimpici e paralimpici. L’anno d’oro dello sport italiano, che certamente proseguirà nell’anno che sta per aprirsi, è stata una risposta di speranza e ottimismo offerta all’Italia. Avete smentito uno stereotipo, infondato, quello di un popolo indisciplinato, confuso con la creatività che invece ci ha aiutato a reagire alle difficoltà pandemiche. Avete in questo rappresentato tutti noi. Non vi dirò che ci aspettiamo tante medaglie ma che onoriate il nostro tricolore e sono sicuro che lo farete. E avrete tutto il nostro sostegno».

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