Slovacchia storica, a Flachau vince Zuzulova con Vhlova terza. Italia male

E al quinto slalom senza Shiffrin… arrivò la doppietta. Come la stessa americana a inizio stagione, ad Aspen, vittoria-bis nel giro di quattro giorni, sulla stessa pista, per Veronika Zuzulova, che ferma dunque a quattro la striscia di successi ‘diversi nella specialità. Del resto lei era la favorita numero uno, aveva trionfato anche martedì scorso e la tracciatura della seconda manche, molto diretta, con poca curva, la ha aiutata sicuramente. Hansdotter però gliel’ha fatta sudare fino all’ultimo metro la vittoria, mentre lo slalom odierno rivela al mondo la potenza delle giovani austriache, portandone due nelle prime undici della classifica finale. L’Italia a sua volta piazza sempre le stesse tre atlete di martedì a punti, ma purtroppo tutte e tre fanno un bel passo indietro anche solo rispetto alla prima manche odierna. Giornata storica per la Slovacchia: tre atlete in gara, due oggi sul podio!

GARA – L’italiano Thoma, allenatore delle svedesi, inserisce davvero poca curva (va detto, su un pendio molto facile) nella seconda manche e fa bene perché Hansdotter si trova a meraviglia su tracciati di questo tipo. La sfida comunque è divertente perché a differenza di gara uno, martedì scorso, i distacchi sono molto più contenuti e la migliori si danno battaglia sul fino dei centesimi. Il tratto finale, disseminato di dossi, rimane quello più importante della Hermann Maier Weltcupstrecke. Veronika Zuzulova fa segnare il miglior tempo di manche e nella classifica finale precede di 20 centesimi un’ottima Hansdotter, sempre prima nella classifica di specialità con 85 punti di vantaggio sulla slovacca. Per Veronika, quarta vittoria in Coppa del Mondo e 23esimo podio; per Frida, 21esimo podio e 15esimo secondo post. Bravissima Vhlova, al terzo podio in stagione e in carriera, in rimonta di due posizioni nella seconda manche: ha cambiato marcia da metà tracciato in poi. Il potenziale resta altissimo, potrà togliersi altre soddisfazioni nei tre slalom che mancano da qui a fine stagione Maribor, Jasna, Skt. Moritz). Nastasia Noens non regge la pressione: in testa dopo la prima manche, chiude quarta a due decimi dal podio, ma a 72 centesimi dalla vittoria. E dire che quest’anno tutte le atlete che si erano trovate al comando della prima manche avevano poi vinto, finora… Si confermano tra le migliori Strachova, quinta, Holdener, sesta, e Nina Loeseth, settima. Ecco, queste sette atlete si sono spartiti podi e vittorie dopo Shiffrin finora e sembrano avere qualcosa di più rispetto alla concorrenza. Ottava Gisin, nona Thalmann, ma l’Austria può esultare perché il cambio di generazione sta avvenendo a passi da gigante: Julia Gruenwald, classe 1991, e Katharina Gallhuber, classe 1997, chiudono al decimo e undicesimo posto, rispettivamente con il secondo e settimo tempo di manche, con pettorale 38 e 47: ovviamente best in carriera per entrambe… Primi punti in Coppa per Willibald e Weinbuchner (almeno in slalom). Anche la Germania sta rialzando la testa…

ITALIA – Tre atlete a punti, ma dopo la prima manche potevamo sognare due ragazze nelle dieci: niente da fare. Irene Curtoni non trova mai il ritmo, passando dal decimo al diciottesimo posto; Chiara Costazza non scia invece affatto male, invece, ma sbaglia nel punto più importante del tracciato, all’attacco dell’ultimo dosso, perdendo tre posizioni in classifica. Così come sette ne perde Manuela Moelgg, da 20esima a 27esima. Le veterane fanno quello che possono, ma è anche vero che nessuna giovane da dietro riesce a ottenere una qualificazione che è una alla seconda manche. Servirebbe un aiutino che per ora non arriva…

CLASSIFICHE E CALENDARIO – In classifica generale nulla è cambiato, con Gut che guida davanti a Vonn e Hansdotter, un po’ più vicina all’americana, già presente a Flachau; in quella di specialità 85 punti, come detto, separano Hansdotter, prima, da Zuzulova, seconda. Domenica gigante sempre a Flachau, il sesto della stagione: manche alle 9.15 e 12.15. In gara per l’Italia Brignone, Nadia Fanchini, Irene ed Elena Curtoni, Bassino, Moelgg, Marsaglia, Goggia, Pichler e Agnelli.

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