Si chiude l’era Hirscher. Marcel si ritira dall’attività

La notizia che tutti aspettavano e che nessuno voleva sentire è arrivata. Marcel Hirscher ha deciso di ritirarsi dall’attività agonistica, comunicando la sua scelta poco fa, in una conferenza stampa a Salisburgo, davanti ai microfoni dei media di tutto il mondo e in diretta tv sulla ORF, nella fascia oraria di maggior ascolto.

La domanda che ha tenuto il mondo dello sci in bilico per una estate, ora ha trovato una risposta. Forse maturata nelle ultime settimane, perché a luglio tutto lasciava intendere per un prolungamento. Invece no, il campione di Annaberg, non il più grande per numero di risultato ma forse il più grande in prestazioni, lascia a soli 30 anni, ma con un palmares impressionante. L’uomo-macchina ha vinto tutto, ha monopolizzato il circo bianco, è stato idolo non solo per gli austriaci, ma degli sciatori in generale.

OTTO SFERE – Negli ultimi otto anni c’è stato solo lui: dal 2012 al 2019 la Coppa del Mondo overall ha sempre preso la strada di Salisburgo. Hirscher non ha dato spazio a nessuno, neanche al suo rivale Henrik Kristoffersen, che ha raccolto qualche successo qua e là. Alle sfere di cristallo vanno poi aggiunte le ‘coppette’ delle varie discipline. Tante anche quelle: una in gigante nel 2012, poi nelle ultime tre stagioni ha sempre fatto l’accoppiata gigante – slalom, così come nel 2015, mentre nel 2016 vinse solo quella di gigante, lasciando quella dei rapid gates al norvegese, per una manciata di punti. 

I PODI IN COPPA – Ha corso 245 gare di Coppa del Mondo, conquistando 138 podi, di cui 67 successi. Il maggior numero di vittorie sono arrivate nel 2018 (13), nel 2013 il maggior numero di secondi posti (10). Dal 2012 al 2019 è salito sul podio tra le 13 e le 18 volte, non è mai sceso sotto. Una media altissima per chi ha corso quasi solo slalom e gigante, limitando al massimo la velocità.

COPPA EUROPA – Poche apparizioni in Coppa Europa: Hirscher ha collezionato 28 pettorali, conquistando ‘solo’ 9 podi, di cui 3 successi. In età giovanile era già tra i migliori, è salito in più di una occasione sul podio dell’allora Trofeo Topolino, ma non ha mai vinto la kermesse trentina. 

LE PRIME VOLTE – Ha corso la sua prima gara FIS a Solda, il 5 dicembre del 2004. Chiuse 26° nello slalom vinto da Patrik Zelger. Il suo distacco? 5”18 in due manche. Esordio in Coppa Europa a Saalbach nel 2006, era una discesa, poi nel 2007 il primo pettorale in Coppa del Mondo: 24° nel gigante di Lenzerheide; subito i primi punti. Esordì in un mondiale a Val d’Isère 2009, con l’out in combinata, mentre nel 2010 chiuse quarto il gigante olimpico di Whistler, che segnò il suo esordio a cinque cerchi. 

I GRANDI EVENTI – Marcel Hirscher si è tolto ogni soddisfazioni, vincendo medaglie a Mondiali e Olimpiadi. A PyeongChang ha scacciato gli ultimi fantasmi, conquistando ben due titoli in gigante e combinata e chiudendo definitamente il cerchio. Mancavano ancora quei titoli olimpici… In precedenza si era dovuto accontentare dell’argento in slalom, arrivato a Sochi. Nove i podi Mondiali, con cinque ori arrivati a Schladming (slalom 2013), Vail (combinata alpina 2015), Sankt Moritz (gigante e slalom 2017) e Åre (slalom 2019). 

I PREMI FIS – Dal 2012 al 2019 ha raccolto oltre 4 milioni di franchi svizzeri provenienti solo dai premi gara della Fis. Solo 345 mila franchi nella stagione 2014, oltre 669 mila invece l’apice, raggiunto nel 2018. 

Insomma, la nuova Coppa del Mondo che si aprirà tra poco più di un mese, perde un pezzo grande, ma nessuno si dimenticherà quanto ha fatto Hirscher in questi anni. I suoi successi, le sue imprese, i suoi recuperi. Grazie Marcel, hai segnato un’epoca. 

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