Eccola qui la vera Mikaela Shiffrin, anche in gigante. Voleva questa vittoria dopo la gara di Sestriere (da prima a sesta…), ha saltato per questo la tappa “veloce” di Val d’Isere per ripetere ossessivamente i gesti corretti in allenamento soprattutto tra le porte larghe, et voilàt: subito lì, sul gradino più alto del podio nel primo gigante di Semmering, per la seconda volta in carriera, la prima “da sola” (nel 2014 vinse a Soelden ex aequo con Fenninger, oggi nemmeno qualificata per la seconda manche, ma comunque finalmente tornata nel circuito. Applausi). Battuta la solita grande Tessa Worley di questo inizio stagione, seconda anche se molto staccata in classifica. L’Italia c’è sempre e risponde presente: nono podio in tredici gare disputate finora, in assoluto (con 27 piazzamenti nella top10) con quattro atlete diverse; quarto su altrettanti giganti ed è una gioia speciale per Manuela Moelgg di nuovo tra le prime tre dopo cinque anni, sei abbondanti se parliamo di gigante (23 ottobre 2010, terza a Soelden). E’ l’atleta più “esperta” a riuscirci nella disciplina nella storia della Coppa del Mondo, a 33 anni, 4 mesi e un giorno (Anita Wachter, austriaca, deteneva il precedente primato a 33 anni e un mese)! Quinta una sempre costante Bassino. Grandi rimonte per Gut, Rebensburg, Vlhova e Weirather. Domani si replica, con manche alle 10.30 e 13.30.
GARA – A Semmering va in scena il quarto gigante stagionale, recupero di quello annullato a Courchevel. L’Italia non scende più dal podio in questa disciplina (Bassino terza a Soelden, Goggia terza a Killington e seconda al Sestriere, Moelgg terza oggi sulla “Panorama”) in attesa però della prima vittoria stagionale, anche se non è certo il caso di lamentarsi. La seconda manche, tracciata da Gianluca Rulfi, più lenta e con tanta curva nel tratto centrale come previsto, regala le attese rimonte di Lara Gut (da 17a a 4a con il terzo tempo parziale), Viktoria Rebensburg (da 24a a 7a, attenzione, la tedesca sta tornando anche in gigante) e Tina Weirather (da 29a a 12a con il miglior tempo di manche). Sia Weirather che Gut hanno preso un sasso nel corso della prima manche danneggiando non poco gli sci. Prova d’orgoglio importante soprattutto per la ticinese che alla fine limita i danni in classifica. In generale, gara non facile da interpretare soprattutto nel tratto più ripido, dove andava trovato il giusto compromesso tra linee ideali e velocità (come è riuscita a fare bene nella seconda run Tessa Worley, per esempio). Brava anche Vlhova a recuperare dalla 21esima all’8a posizione, eguagliando così il suo miglior risultato in gigante ottenuto a Soelden due mesi fa con pettorale 55. Mikaela Shiffrin ha dominato la prima parte di gara per poi controllare sul muro nella seconda, costruendo il suo 24esimo successo in carriera (secondo in gigante) soprattutto sul piano iniziale (in entrambe le run), dove aveva già impressionato nei recenti allenamenti a Kronplatz con Moelgg, Goggia e Hasegawa. Tra l’altro aveva alloggiato proprio al residence Moelgg e ora con Manuela si… ritrova sul podio… Trionfo meritato in 2’01”81 con Tessa Worley, seconda e più brava di tutte nel tratto centrale, staccata di 0”78, comunque in rimonta dopo la sesta posizione a metà gara. Manuela Moelgg si regala un ritorno al top con i fiocchi e da record: seconda a metà gara, la sorella di Manfred, 33 anni, non è perfetta nella seconda manche, tutt’altro, ma riesce ad agguantare la terza posizione finale a 1”09 dalla Shiffrin (17esimo tempo di manche), undicesimo podio in carriera in Coppa del Mondo, nono in gigante (ancora senza vittorie purtroppo) e primo dallo slalom di Zagabria del gennaio 2011. E’ la più “anziana” di sempre a riuscirci tra le porte larghe, non in assoluto. Nelle prime dieci anche Drev, Mowinckel e Loeseth. Punti importanti per Estelle Alphand (24esima con pettorale 53); per l’Italia registriamo anche il 19esimo posto di Francesca Marsaglia ed il 21esimo di Elena Curtoni. Fuori nella seconda manche Irene Curtoni, come Truppe e Pietilae-Holmner. Per la svedese una brutta inforcata alla penultima porta: è arrivata al parterre zoppicante e sofferente dopo una brutta torsione del ginocchio destro. Dita incrociate per lei. Nella prima run, tra le altre, erano uscite Goggia, Brignone e Nadia Fanchini.
CLASSIFICHE – In graduatoria generale Shiffrin sale a quota 598 punti, con Gut in scia a 543. Terza Stuhec (oggi 5 punti), quarta Goggia. Nella classifica di gigante guida Worley con 320 punti, Marta Bassino è quarta a 200 e intanto entra tra le prime sette della start list di specialità.