Dopo l’operazione lampo all’addome e il rientro a casa per la convalescenza, in Colorado, Mikaela Shiffrin è stata intervistata da Shauna Farnell di Racing Ski Media, parlando di svariati argomenti.
La 29enne fuoriclasse americana stava inseguendo la sua 100a vittoria in Coppa del Mondo durante lo slalom gigante del 30 novembre scorso a Killington, nel Vermont, quando è caduta violentemente nella seconda manche. È scivolata ad alta velocità su una porta e contro la rete, perforando il muscolo nel suo addome. Ancora incerta sulla causa, ovvero se sia stata la porta o qualcos’altro a causare la perforazione, Shiffrin ha ricevuto cure immediate. I medici hanno esaminato e pulito la ferita prima di somministrarle un aspiratore per drenare il liquido. È tornata a casa, in Colorado, dove si è mossa con cautela, facendo brevi passeggiate e svolgendo un’attività minima. Giovedì scorso, tuttavia, si è sentita male e si è recata in ospedale, dove è stata sottoposta a un intervento chirurgico.
«Si tratta di una profonda ferita da taglio con un forte trauma muscolare. Sono stata davvero fortunata perché era probabilmente a un millimetro dal colon», ha detto Shiffrin sabato dalla sua casa di Edwards, in Colorado. «La ferita non era in grado di drenare il liquido dal mio corpo in modo che potesse guarire. E quindi si è optato per l’intervento chirurgico. Abbiamo scoperto una sacca di liquido che non era stata toccata dall’aspiratore per ferite».
Sebbene Shiffrin abbia dichiarato di non sentire molto dolore e di poter camminare lentamente o salire le scale, ha ammesso che è troppo presto per prevedere quando – o se, addirittura – tornerà in questa stagione. Il processo di recupero potrebbe essere lungo. «Penso che se tutto fosse andato alla perfezione e tutti i drenaggi fossero stati eliminati, saremmo stati abbastanza sicuri sul proseguire la stagione», ha detto. «Dipende solo da come migliorerò nelle prossime settimane e mesi. Non ci sono molti precedenti di questo tipo di infortunio nel nostro sport. Possiamo considerare gli strappi obliqui acuti nel baseball, nell’hockey e in altri sport, ma le gare di sci sono diverse. Quando si pensa alla forza di una curva di gigante, di uno slalom o di un superG, è difficile sapere cosa può sopportare il muscolo. Abbiamo un paio di settimane per vedere. Penso che ogni giorno avremo una visione più chiara di come funzionerà».
Shiffrin si è detta comunque sollevata per il fatto che l’incidente e l’infortunio non siano stati più gravi: «C’è una buona dose di fortuna in gioco», ha detto. «Da un lato, la fortuna te la crei da sola con la preparazione e il duro lavoro. Dall’altro lato, sono grata di non aver subito un impatto più forte. Nella mia carriera ho avuto molta fortuna. Si può vedere quanto sia facile sbagliare e quanto sia difficile arrivare al traguardo con un tempo veloce ogni giorno. Sono grato per le tante volte che sono riuscita a farlo».